Salute

Per quanto si rimane contagiosi dopo un’infezione virale?

Covid, influenza, raffreddori: per quanto tempo adulti e bambini dovrebbero restare a casa? La risposta è tutt'altro che semplice

Per quanto tempo si resta contagiosi? O meglio: per quanto tempo bisogna prendere precauzioni prima di ritornare a una vita sociale dopo un’infezione virale? Insomma per quanto tempo si è ancora contagiosi dopo l’influenza, Covid o il raffreddore? Quando si può tornare a lavoro o a scuola?

Diciamo subito che è irrealistico pensare che le persone accettino di restare a casa per l’intero periodo di convalescenza. Tendenzialmente appena ci sentiamo meglio, la prima cosa che facciamo è tornare a uscire di casa e andare al lavoro. Lo stesso accade con la scuola per bambini e ragazzi. Ricordiamo però che il riposo è una delle migliori terapie per questo tipo di malattie.

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C’è poi la situazione in cui migliorano le nostre condizioni, ma continuiamo ad avere sintomi a lungo. Prendiamo il caso della tosse. Dopo un’influenza può rimanere per settimane. Quindi siamo ancora infettivi?

Certamente non si può andare a lavoro o a scuola quando si ha la febbre. Il consiglio minimo è quello di attendere un paio di giorni a casa senza febbre.

Quante infezioni virali prendiamo in media all’anno?

Teniamo conto anche che spesso i bambini hanno una media di sei infezioni virali respiratorie all’anno e gli adulti da 2 a 4. Significherebbe stare a casa molte settimane. Per i bambini ci sarebbero problemi di apprendimento con tutte queste assenze a scuole. Gli adulti darebbero molte difficoltà all’economia dei datori di lavoro.

Per quanto tempo si resta contagiosi: difficile capire quando cominciamo a trasmettere l’infezione

Non si può capire quando parte la contagiosità, perché spesso inizia già prima della manifestazione dei sintomi. Non ci sono poi nemmeno test che ci possono dire chiaramente quando smettiamo di essere contagiosi.

Covid

Covid per esempio ha il massimo potere di trasmissione dell’infezione 48 ore prima dalla manifestazione dei sintomi. Tra l’altro abbiamo imparato che ci sono alcune persone che hanno questa condizione senza manifestare mai sintomi, ma con la capacità di far ammalare altre persone. Uno studio ha dimostrato che non si possa essere più contagiosi dopo nove giorni dall’apparizione dei sintomi.

Per quanto tempo si resta contagiosi con l’influenza stagionale

Molto più complessa la trasmissione dell’influenza stagionale senza sintomi. Il periodo di contagiosità massima è tra i tre e i quattro giorni dopo l’inizio dei sintomi. Va da sé quindi che bisognerebbe restare a casa almeno cinque giorni.

Virus sinciziale

Il virus sinciziale, pericoloso soprattutto per i bambini, ha un periodo di contagio più lungo rispetto alle altre infezioni. In genere si è contagiosi dai tre agli otto giorni dopo aver sviluppato i sintomi. Questo se non ci sono complicanze. Di conseguenza i bambini con la bronchiolite dovrebbero stare a casa almeno una decina di giorni.

Per quanto tempo si resta contagiosi con il raffreddore? 

Ancora più complicato con il raffreddore comune. Sono oltre 200 i virus che lo possono causare. Quindi per capire quale siano i tempi di contagiosità bisognerebbe capire quale virus ci ha fatti ammalare. Situazione praticamente impossibile. Come suggerimento si potrebbe dire che occorre stare a casa almeno fino a quando gli starnuti siano particolarmente numerosi.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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