Da sempre i medici suggeriscono di finire sempre il ciclo di cura degli antibiotici e di non fermarsi quando non abbiamo più sintomi. Questo per evitare che la malattia che stiamo combattendo ritorni subito dopo e per ridurre il rischio di resistenza agli antibiotici.
La nuova ricerca
Ora è arrivato il primo studio che mette in dubbio questa regola. In pratica i ricercatori, in un progetto di studio pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal, sostengono che non ci siano sufficienti prove a sostegno dell’idea che fermare l’assunzione dell’antibiotico prima della fine della terapia sia pericoloso. Anzi, suggeriscono che quando ci sentiamo meglio, sia più utile fermarsi.
I medici sostengono che sia presto per cambiare questa regola
Il mondo scientifico ha però chiesto a tutti i pazienti di non cambiare le proprie abitudini solo in conseguenza di un singolo studio. Un miglioramento dei sintomi infatti non significa automaticamente che l’infezione sia stata completamente sradicata.
Terapie su misura
È vero che bisogna ridurre al minimo l’uso degli antibiotici, quindi le nuove linee guida suggeriscono che siano meglio cicli brevi che durino tra i tre e i cinque giorni. In più le terapie devono essere sempre costruite su ogni singolo paziente e non si devono seguire le prescrizioni generali. Insomma è il medico che decide e non il bugiardino.
Servono nuove ricerche più approfondite
Per quanto riguarda invece il consiglio di non assumere più antibiotici se ci sentiamo meglio, occorrono nuovi studi molto più importanti.
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