Un vaccino si è mostrato capace per la prima volta di proteggere contro la gonorrea. La notizia arriva dalla Nuova Zelanda, dopo che nei giorni scorsi era stato lanciato l’allarme della diffusione di un ceppo di gonorrea resistente agli antibiotici, anche a causa del fatto che raramente si impiega il preservativo durante il sesso orale.
Migliaia di ragazzi monitorati per anni
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, ha analizzato i dati di 15.000 giovani. Un terzo di loro, dopo il vaccino non si ammalava.
È conosciuta anche con il nome di scolo
La gonorrea, conosciuta anche con il nome di “scolo” o blenorragia, molto spesso è asintomatica, soprattutto nelle donne. Negli uomini i sintomi possono comparire da due a trenta giorni dopo l’infezione e consistono soprattutto in bruciore durante l’orinazione o perdite di colore bianco, giallo o verde dal pene. A volte si segnala dolore o gonfiore ai testicoli.
Resistente agli antibiotici
La preoccupazione principale dei medici è dovuta alla possibilità che l’infezione possa diventare incurabile, dopo l’apparizione della cosiddetta “super gonorrea”, un batterio resistente agli antibiotici generalmente utilizzati per trattare questa malattia. Fortunatamente al momento c’è un altro antibiotico, il cui principio attivo è il ceftriaxone, che riesce a combatterla, ma è necessario tenere alta l’allerta.
Moltissimi gli infetti
Quasi 78 milioni di persone all’anno si ammalano di questa malattia sessualmente trasmissibile. Spesso è asintomatica e può portare all’infertilità.
All’inizio il vaccino era stato studiato contro la meningite
Il vaccino, originariamente sviluppato per combattere la meningite, è stato somministrato a un milione di adolescenti in Nuova Zelanda dal 2004 al 2006. Tra i vaccinati i casi di gonorrea sono diminuiti in media del 31 per cento.
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