Salute

Stenosi vertebrale, la Tac la scova

Analgesici e antinfiammatori utili nella fase acuta. In caso di intervento è bene affidarsi a mani esperte

La stenosi vertebrale è un restringimento anomalo del canale che accoglie il midollo spinale e le radici nervose. In genere si presenta nella zona cervicale o in quella lombare della colonna.

Cause
«La stenosi può essere congenita o indotta da processi degenerativi del tessuto osseo e dei dischi intervertebrali (artrosi), che perdono acqua e si deformano», spiega Paolo Gaetani, neurochirurgo dell’ Humanitas di Rozzano, Milano (puoi chiedergli un consulto). «Il ridotto spazio che si viene a creare nel canale vertebrale provoca una compressione e un’infiammazione cronica delle radici nervose che escono dal midollo, con dolori anche molto forti».

Gruppo San Donato

Sintomi
Mal di schiena e degli arti inferiori, con dolore di tipo sciatico e parestesie, ossia senso di intorpidimento e formicolio, che si accentuano camminando.

Diagnosi
Risonanza magnetica o tac sono in grado di mostrare l’eventuale restringimento del canale e la compressione delle radici nervose.

 

L’elettromiografia (che misura la capacità di conduzione delle radici nervose) aiuta a definire in modo preciso qual è la radice nervosa maggiormente coinvolta nella genesi dei sintomi.

Terapia
I farmaci analgesici e gli antinfiammatori possono aiutare nelle fasi acute. Se il problema persiste, con dolori forti e difficoltà a muoversi per lungo tempo, si procede chirurgicamente, per allargare il restringimento. Esistono diverse tecniche, tutte da affidare a mani specializzate, in centri di provata esperienza. La più diffusa è la laminectomia decompressiva, che prevede l’asportazione della lamina (cioè della parte posteriore delle vertebre) seguita eventualmente da una stabilizzazione con viti e barre di titanio.
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Ultimo aggiornamento: 6 settembre 2010

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