Se l’ago della bilancia continua a salire, provate a a fermarlo con altri aghi: quelli terapeutici dell’agopuntura. Pare infatti che questa antica pratica della medicina cinese possa offrire un valido aiuto a chi vuole tornare in forma: riducendo l’appetito e riattivando il metabolismo, può far perdere fino a sette chili in due mesi. A indicarlo è una sperimentazione dell’Università Battista di Hong Kong che, sebbene non sia ancora stata pubblicata su una rivista scientifica, offre degli spunti molto interessanti.
Lo studio
I ricercatori hanno selezionato 72 persone sovrappeso, per l’esattezza 13 uomini e 59 donne tra i 18 e i 68 anni con un indice di massa corporea pari o superiore a 25: un primo gruppo di partecipanti è stato sottoposto a 16 sedute di agopuntura nell’arco di otto settimane, mentre un secondo gruppo ha fatto altrettante sedute di “falsa” agopuntura, come controllo. Secondo i dettami della medicina cinese, sono stati stimolati agopunti localizzati su addome, gambe e orecchie per armonizzare il flusso di energia nell’intestino, trasformare i fluidi del corpo favorendo l’espulsione del muco.
I risultati
Al termine delle otto settimane, le persone sottoposte alla vera agopuntura hanno perso in media 2,47 chili, con punte di 7,2 chili nei casi di maggior successo. Nel gruppo di controllo sottoposto alla “falsa” agopuntura, invece, la perdita di peso si è attestata intorno a 0,54 chili.
Come agisce
Secondo la coordinatrice dello studio, Zhong Lidan, l’agopuntura agisce stimolando due neurotrasmettitori nel cervello, la serotonina e la beta-endorfina, che riducono l’appetito e favoriscono la distruzione dei grassi, determinando il calo ponderale. Per avere maggiori certezze serviranno comunque ulteriori studi che possano approfondire l’efficacia e la sicurezza dell’agopuntura nella lotta contro l’obesità.
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