Se la visita oculistica è importante per gli adulti, immaginate quanto lo sia per i bambini. Grazie a un semplice controllo, infatti, si possono valutare la condizione di salute degli occhi e della vista, con lo scopo di prevenire, diagnosticare o monitorare un disturbo o una patologia oculari.
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Come si svolge una visita oculistica?
Innanzitutto, viene eseguito l’esame della vista, che consente di misurare l’acutezza visiva espressa comunemente in decimi. Si passa poi a esaminare il fondo oculare, con l’obiettivo di osservare le strutture presenti all’interno dell’occhio, e la pressione, per controllare che non vi siano danni al nervo ottico.
Visita oculistica: come viene fatta?
Bambini: quando iniziare e ogni quanto fare la visita?
Bambini e vista: quando iniziare a fare i controlli? Con i più piccoli è fondamentale conoscere la storia familiare. Se c’è infatti una familiarità per occhio pigro, miopia elevata o altri disturbi, il piccolo deve essere visitato appena nato da un pediatra specializzato o da un oculista pediatrico. Se non ci sono dubbi di questa natura, dopo una prima visita che si fa a un anno di vita se ne fa un’altra intorno ai 3 anni, per essere sicuri che i due occhi vedano nello stesso modo e non ci siano predisposizioni a sviluppare qualche patologia.
E se nei primi anni di vita è tutto ok, quando si torna dall’oculista?
A partire dall’età prescolare, quindi verso i 5-6 anni, la visita oculistica pediatrica deve avvenire ogni due anni. Se durante l’adolescenza dovessero insorgere disturbi particolari, come ad esempio la miopia, il controllo va anticipato e va fatto ogni anno.