Un dispositivo che consente si scovare in una manciata di minuti se chi è al volante sia sotto l’effetto di stupefacenti. È questo il drogometro, che analizzando la saliva, becca chi guida da sballato.
I primi test partiti nel 2015
La prima sperimentazione risale ormai al giugno di due anni fa. Centinaia i controlli effettuati in molte province italiane. Entro l’inizio di luglio la Polizia diffonderà i dati completi di questi test.
A Bergamo positivo quasi uno su cinque di chi è stato sottoposto alla sperimentazione
Le prime cifre sono arrivate dalla provincia di Bergamo, grazie al fatto che l’ANSA ha partecipato a una serata di test fatti dalla Polizia Stradale. Negli ultimi due anni quasi un automobilista su cinque tra quelli sottoposti al test dalla Stradale della città lombarda è risultato positivo. Si tratta del 18,3% dei fermati per i controlli.
Come funzionano i controlli
I controlli prevedono la presenza congiunta di pattuglie dotate di etilometro e di camper con medici e infermieri della Polizia di Stato, dove vengono effettuati i test antidroga. In caso di positività al primo controllo salivare vengono effettuati altri due tamponi che vengono sigillati dagli agenti. Il giorno seguente saranno spediti al Centro di Ricerche di Laboratorio e di Tossicologia Forense di Roma della Polizia, per essere sottoposti ad analisi che, in caso di positività, costituiranno elemento di prova processuale. I test saranno utilizzati nel procedimento che verrà aperto dalla Procura della Repubblica competente.
Cosa prevede la legge
È l’articolo 187 del Codice della Strada a disciplinare la guida dopo aver assunto droghe. La normativa prevede che “chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi a un anno. All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni“.
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