Benessere

Piscina: il cloro può causare irritazione agli occhi?

Quando si entra in vasca, è possibile che il cloro finisca negli occhi, anche con gli occhialini. Ecco come evitare le irritazioni

Il nuoto, si sa, è lo sport più completo. Si può praticare a ogni età dal momento che, grazie all’assenza di gravità, è un’attività a basso impatto soprattutto per le articolazioni, che permette di mantenersi in forma, tonificare tutti i muscoli del nostro corpo e, allo stesso tempo, ridurre lo stress. C’è un aspetto legato a questo sport di cui si parla poco, ovvero le fastidiose reazioni che, a volte, si possono avere per colpa del cloro nelle piscine.

Qual è la funzione del cloro?

«La funzione principale del cloro è quella di impedire la crescita e la proliferazione batterica e neutralizzare gli agenti patogeni presenti. Soprattutto quando in vasca c’è un grande afflusso di persone, il rischio di diffondere infezioni è maggiore», afferma il dottor Lucio Buratto, oculista a Milano e chirurgo oftalmico specializzato in chirurgia della cataratta e chirurgia della miopia.

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Cloro, irritazione occhi: in piscina proteggiti con gli occhialini

«Il cloro può causare fastidi agli occhi, specialmente se siamo abituati a tenerli aperti mentre nuotiamo in piscina. L’irritazione degli occhi è dovuta a una reazione verso le clorammine, combinazioni di cloro e urea, che si accumulano gradualmente nell’acqua quando non viene trattata e curata in modo corretto. Chi nuota frequentemente è più esposto a questo rischio ed è per questo che è fondamentale utilizzare gli occhialini prima immergersi in piscina», afferma il dottor Buratto.

La reazione al cloro dipende dalla sensibilità oculare

«Tutto dipende dalla propria sensibilità oculare, per esempio la reazione agli occhi può essere più frequente nei soggetti con problemi a carico dell’apparato respiratorio, ad esempio chi soffre di asma, o chi ha un’elevata esposizione alla sostanza, ad esempio bagnini, pulitori professionali e nuotatori professionisti. Inoltre, un altro fattore determinante è la concentrazione di cloro: per questo motivo sarebbe meglio evitare le piscine molto affollate, dove il cloro, combinandosi con sudore e urina, può aumentare le reazioni», continua l’esperto.

Avere un asciugamano a portata di mano è utile

È consigliabile lasciare sempre un asciugamano vicino alla piscina. Quando si entra in acqua, a volte non è possibile evitare che il cloro finisca negli occhi, anche con gli occhialini. Avere un asciugamano a portata di mano è molto utile: asciugarli all’istante appena si esce o al bisogno può aiutare a evitare irritazioni agli occhi.

Cloro, irritazione occhi: non opportuno nuotare con le lenti a contatto

Sarebbe opportuno che chi porta le lenti a contatto le tolga prima di ogni immersione in piscina. Il cloro, infatti, potrebbe essere assorbito dalla lente ed essere così tossico per la cornea, provocando possibili contaminazioni batteriche, virali o fungine.

Una doccia quando si esce dalla vasca per togliere il cloro

È essenziale fare una doccia dopo il bagno per eliminare il cloro residuo rimasto sul corpo e sul viso, in modo che non provochi problemi. Dopo il contatto con il cloro è bene lavarsi con detergenti, preferire quelli con Ph acido in modo da limitare reazioni negative tra le sostanze chimiche in esso contenuti e i residui di cloro depositati sulla pelle.

Esistono farmaci per l’allergia al cloro

Se dopo qualche ora la reazione non dà segni di miglioramento è bene consultare un medico specialista, il quale valuterà la possibilità di prescrivere farmaci antistaminici o a base di cortisone.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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