Lodovica Comello: «Sono maniaca dell'ordine»

Lo scienziato Benjamin Franklin diceva che c’è un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto. Ecco, posso dire di pensarla esattamente allo stesso modo. Perché da sempre convivo con la mania dell’ordine.

Fin da piccola sono sempre stata molto precisa

Una di quelle bimbe che la mamma non doveva mai pregare di mettere a posto la cameretta, perché lo facevo sempre spontaneamente. Anzi, probabilmente non la mettevo neppure in disordine. C’era un posto per i giocattoli, uno per gli abiti di danza, uno per i libri di scuola e così via. Ma è stato quando ho lasciato San Daniele, la cittadina friulana in cui sono nata e cresciuta, per trasferirmi da sola a Milano intenzionata ad aprirmi una strada nel mondo dello spettacolo, che il mio desiderio di ordine si è clamorosamente accentuato. Perché ho scoperto che rispettarlo, e soprattutto farlo rispettare, poteva rivelarsi un’impresa più ardua del previsto.

Quando tornavo a casa il disordine mi metteva a disagio

Fino a quando ho vissuto con i miei genitori, infatti, davo praticamente per scontato vedere sempre tutto perfettamente sistemato. Ma quando mi sono trovata a condividere l’appartamento con tre inquiline che definire disordinate è un eufemismo, per me è stata una vera sofferenza. Ogni volta che tornavo a casa e la trovavo in disordine mi trovavo davvero a disagio. Così ho maturato ancora di più l’esigenza di avere sotto controllo le mie cose.

Niente paranoia

Intendiamoci, non sono paranoica, però ci sono cose che proprio non sopporto! Come, ad esempio, vedere le scarpe sporche o lasciate in giro. O, peggio, piatti e stoviglie non lavati nel lavandino. Infatti, quando gli amici vengono a cena da me non resisto a sparecchiare e rimettere tutto in ordine non appena finiamo di mangiare, anche se loro sono ancora seduti intorno al tavolo. Lo so, non si dovrebbe fare, ma è più forte di me.

Riordino anche a casa degli altri

A volte, se sono io a essere a cena da qualcuno con cui ho particolare confidenza, lo faccio anche a casa sua. Ovviamente loro se la ridono, insieme a mio marito che trova un po’ esagerata questa mia cura per l’ordine. Per lui se un oggetto si trova in un posto piuttosto che in un altro non cambia molto, per me invece sì. Per fortuna l’ironia ci aiuta a prenderci in giro e tutto si risolve con una sana risata. Alla fine credo che tutto dipenda dal fatto che se le cose non sono al loro posto, non mi ci sento neppure io.

Lo faccio per combattere il mio disordine mentale

A ogni modo credo che l’importante sia vivere bene con se stessi e io convivo molto serenamente con questo mio lato del carattere, non sono certo ossessiva! Però un’idea sul perché sono così me la sono fatta. Sono convinta che si tratti della diretta conseguenza del mio enorme disordine mentale. Sì, perché ammetto che nella mia mente regna il caos. Sono disorganizzata, poco pratica, ho sempre mille cose per la testa e ricordarsi tutto a volte per me è un rompicapo. Per questo ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a fare ordine in tutto quello che ho in testa, a districarmi tra impegni, scadenze e appuntamenti. Quindi credo che il mio bisogno di gestire tutto quello che è fuori di me sia un modo per bilanciare ed equilibrare la mia interiorità, facendomi sentire più stabile e sicura.

Sono esigente solo con me stessa

Ovviamente sono così puntigliosa soltanto a casa mia. Perché l’ambiente lavorativo dello spettacolo mi mette a contatto con tante persone che non necessariamente sentono questa esigenza e io mi adeguo per non risultare pesante. Come quando sono nel mio camerino. A occuparsi della mia immagine è una stylist tanto professionale e brillante quanto estremamente casinista, che lascia abiti e accessori sparsi ovunque. Ammetto che la cosa mi disturba, ma cerco di resistere per rispetto. E poi, per fortuna, alla fine sono così esigente solo con me stessa.

Lodovica Comello (Testimonianza raccolta da Grazia Garlando per OK Salute e Benessere)