Una nuova terapia contro il tumore della prostata grave sta dando importanti risultati. Se ne è parlato durante il congresso della Società Americana di Oncologia Clinica di Chicago. Si tratta del tumore della prostata metastatico resistente ai farmaci che sopprimono i livelli del testosterone. È la forma più grave di questo cancro, che resta il più diffuso tra la popolazione maschile, rappresentando il 18,5% di tutti i casi, come conferma anche l’Associazione Italiana ricerca sul cancro.
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Il ruolo della mutazione Brca
La responsabile di questa forma aggressiva è la mutazione Brca, divenuta famosa sulla stampa come mutazione Jolie, perché è la stessa che ha colpito l’attrice premio Oscar. Questa mutazione genetica può colpire seno, prostata e utero.
Nuova terapia contro il tumore della prostata grave: ecco la combinazione di farmaci che funziona
Gli esperti riuniti a Chicago hanno spiegato che utilizzare come primo trattamento la terapia standard a base di enzalutamide. La nuova terapia contro il tumore della prostata grave prevede la combinazione con il cosiddetto PARP inibitore talazoparib. Sappiamo che aumenta significativamente la sopravvivenza, senza effetti collaterali importanti sulla qualità della vita dei pazienti. La combinazione dei due farmaci ha ridotto del 37% le probabilità di progressione della malattia o di morte rispetto all’uso della sola enzalutamide.
Nuova terapia contro il tumore della prostata grave preserva anche la qualità della vita
La conferma arriva dallo studio TALAPRO-2. Questa sperimentazione aveva l’obiettivo di indagare sul periodo di tempo in cui il tumore c’è, ma non progredisce. Tecnicamente si parla di progressione libera da malattia o PFS. L’indice PFS gioca un ruolo cruciale nei trattamenti anti tumorali. Più è alto, più le cure sono efficaci e la qualità della vita del paziente resta buona. Si possono leggere i risultati di questo studio sulla rivista scientifica The Lancet. Sette centri di ricerca italiani hanno partecipato alla ricerca.
Al congresso di Chicago esperti hanno presentato anche uno studio incentrato sulla qualità dei pazienti che seguivano questa nuova terapia contro il tumore della prostata grave. Il mix di questi due farmaci, non solo rallenta la progressione della malattia, ma permette ai pazienti di avere una buona qualità della vita.
I numeri del tumore alla prostata in Italia
Solo in Italia i casi di tumore alla prostata superano le 40.000 diagnosi all’anno. Fortunatamente se la diagnosi arriva in modo precoce e per alcune forme, il tasso di sopravvivenza è alto, anche superiore al 90 per cento. Per quanto riguarda invece le forme più gravi la situazione è molto diversa. La vera sfida è rappresentata dal tumore della prostata metastatico.
Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della prostata è l’età: le possibilità di ammalarsi sono scarse prima dei 40 anni, ma aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre sono diagnosticati in persone con più di 65 anni.