Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, in programma per mercoledì 31 maggio: 70 Paesi saranno idealmente connessi grazie alla campagna social #LifewithMS che permetterà a chiunque di condividere in Rete la propria esperienza a contatto con questa patologia neurodegenerativa.
Quante sono le persone con sclerosi multipla?
Secondo i dati dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), in Italia sono circa 114.000 gli uomini e le donne che devono convivere con i sintomi di una malattia che induce disabilità progressiva ma anche con le difficoltà legate ai servizi sanitari e assistenziali. Più di 3.400 sono i nuovi casi che si registrano in un anno, e la diagnosi arriva la maggior parte delle volte tra i 20 e i 40 anni di età.
Carenza di personale dedicato
Il Barometro 2017 di AISM, che ha scattato una fotografia di quella che può essere considerata un’emergenza sanitaria, ha messo in evidenza una carenza di personale dedicato nei centri. Il risultato? Nel 36% dei Centri per la SM, per avere una prima visita, il tempo di attesa è di un mese o più e nel 20% la visita d’urgenza non viene fissata prima di una settimana. Il 16% dei Centri ha poi difficoltà a garantire ai pazienti i nuovi farmaci.
Come è cambiata la malattia negli ultimi anni?
In occasione della Giornata Mondiale, Giancarlo Comi, Primario di Neurologia e Direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale dell’Ospedale San Raffaele di Milano, ha fatto il punto della situazione, focalizzandosi sui maggiori cambiamenti intrapresi negli ultimi anni.
Chiara Caretoni
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