Le armi contro la cellulite si affinano. Le studiano i dermatologi, i produttori di macchinari in uso anche nei centri estetici, le case farmaceutiche e cosmetiche. Ma come orientarsi per contrastare al meglio l’inestetismo più diffuso e meno tollerato tra il gentil sesso? Come cancellare la pelle a buccia d’arancia?
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La pelle a buccia d’arancia è una conseguenza della cellulite
Per prima cosa, il nemico da combattere va conosciuto. «Il nome scientifico della cellulite è pannicolopatia edemato-fibrosclerotica (pefs)», spiega il dermatologo Antonino Di Pietro, fondatore e direttore dell’Istituto dermoclinico Vita Cutis di Milano. «Questa complessa definizione indica l’evoluzione delle alterazioni patologiche dei tessuti cutaneo e sottocutaneo, che degenerano (si infiammano, come indica il suffisso “ite”) per colpa di disturbi del microcircolo sanguigno e dell’aumento dei radicali liberi. Gli adipociti, le cellule del grasso sottocutaneo, si gonfiano, si alterano e non comunicano più con il tessuto circostante, che diventa duro e si ritrae, tendendo le fibre e creando la buccia d’arancia».
I diversi tipi di cellulite
Ma non esiste una sola cellulite. Gli studi più aggiornati ne classificano addirittura 29 forme: devi imparare a conoscere qual è la buccia d’arancia che ti affligge per poi capire quale sia il trattamento mirato per il tuo inestetismo. «Contro la pelle a materasso non esistono cure miracolose», prosegue Di Pietro, «ma con costanza, tempismo e sinergia si ottengono ottimi risultati. Costanza perché i trattamenti andrebbero proseguiti senza interruzione per almeno sei mesi. Tempismo perché è più facile sconfiggere l’inestetismo quando è ancora agli stadi iniziali. Sinergia perché non basta applicare una crema per tornare ad avere gambe scolpite, ma bisognerà abbinare massaggi, trattamenti, una dieta sana e attività fisica».
Pelle a buccia d’arancia: la cosmesi
In farmacia, in profumeria e anche nei supermercati c’è solo l’imbarazzo della scelta: ma servono davvero i prodotti anticellulite? «Le creme, come i gel, sono un valido aiuto per migliorare la compattezza, l’elasticità, il turgore della cute e migliorare così l’aspetto più esterno dell’inestetismo», spiega Di Pietro. «È come se l’epidermide diventasse una calza elastica che contiene meglio il grasso e riveste la pelle. I prodotti specifici, se usati con costanza, mattino e sera, per un minimo di tre mesi, danno buoni risultati». Ecco le tre armi che avete a disposizione: scrub, fanghi, creme e gel.
Lo scrub
Se la noti solo quando pizzichi la pelle, la tua cellulite è più che altro un misto di cellule morte e adipe superficiali. Che se ne va se ti impegni a fare tutti i giorni uno scrub sotto la doccia con un guanto ruvido e una delle creme granulose in commercio. Lo scrub permette di eliminare le cellule morte e quindi anche di far penetrare meglio i principi attivi contenuti nei trattamenti. Non solo: quando la pelle è opaca e rugosa anche la luce si riflette amplificando le zone a buccia d’arancia e i noduletti. Preferisci uno scrub ricco di sostanze emollienti che levigano la superficie. Fallo due volte a settimana, con mano delicata, al mattino o alla sera prima di stendere i fanghi o la crema specifica.
Avvertenze
Procedi senza troppa pressione, altrimenti arrosserai la pelle. Soprattutto, non insistere con lo sfregamento se hai problemi di vene varicose alle gambe, se la pelle è già irritata in qualche punto o se soffri di malattie della cute come dermatite atopica o psoriasi.
Pelle a buccia d’arancia: i fanghi
Sono prodotti formulati ad hoc che contengono vari tipi di alghe marine in grado di stimolare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione cellulare a livello locale. Hanno un eccezionale potere osmotico, favoriscono il drenaggio e l’eliminazione delle tossine. Sono consigliate due applicazioni settimanali per almeno due-tre mesi. Si tengono in posa per 30-40 minuti e si eliminano poi con acqua tiepida.
Avvertenze
Evita i fanghi che producono calore, potrebbero danneggiare i capillari.
Creme e gel
Hanno principi attivi quasi sempre di origine naturale come le alghe, la fospidina, la caffeina, la curcuma o la centella asiatica. Migliorano la compattezza cutanea e possono avere un effetto drenante e stimolante sul microcircolo. Spalma con costanza i prodotti anticellulite, alla mattina e alla sera per almeno due-tre mesi. Massaggia a lungo le cosce e i glutei, per favorire la penetrazione del prodotto, con movimenti circolari dall’alto verso il basso. Nelle confezioni delle creme spesso si trova anche un piccolo strumento manuale dotato di testine rotanti. Passa questo massaggiatore sulle zone critiche, prima e dopo aver messo il prodotto anticellulite. Il movimento del palper-rouler (rotolare sulla pelle premendola) aiuta a riattivare la microcircolazione periferica e favorisce il drenaggio dei liquidi.
Avvertenze
Se hai problemi di tiroide, consulta il medico.
Daniela Serri
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