Acari, pollini e peli di animali possono diventare una vera tortura per chi soffre di asma allergica. Per riprendere il fiato ci sono le terapie tradizionali, ma per riconquistare appieno il benessere psico-fisico si può provare ad aggiungere anche l’agopuntura. Lo suggerisce uno studio condotto tra Svizzera e Germania e pubblicato su Journal of Alternative and Complementary Medicine.
La sperimentazione
I ricercatori hanno condotto una sperimentazione di tre mesi su oltre 1.400 pazienti di mezza età, che sono stati divisi in due gruppi: il primo ha continuato ad assumere le terapie tradizionali contro l’asma allergica, mentre il secondo gruppo ha aggiunto anche l’agopuntura, sottoponendosi ad un massimo di 15 sedute nell’arco di 12 settimane.
I risultati
I test eseguiti al termine della sperimentazione e poi ripetuti a distanza di tre mesi dimostrano che l’agopuntura, affiancata alle terapie tradizionali, determina un sostanziale miglioramento della qualità di vita, sia sul versante fisico che psicologico, con effetti che si mantengono anche a distanza di mesi.
Una soluzione praticabile
«Questo studio multi-centrico e pragmatico, condotto per fornire indicazioni ai decisori politici, lascia un duplice messaggio, con molteplici benefici percepiti dal paziente e allo stesso tempo la necessità di un numero ridotto di trattamenti», commenta John Weeks, caporedattore della rivista. «Considerando le difficoltà che devono affrontare i pazienti con rinite allergica – continua Weeks – si può ipotizzare che se lo studio avesse valutato anche gli effetti dell’agopuntura sulla produttività, sarebbero emersi benefici ancora maggiori».
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