Tecnicamente lo chiamano “botox gastrico”. Si tratta di un’iniezione della tossina botulinica a livello gastrico. Ricordiamo subito che questa pratica non è autorizzata in Europa. Una analisi approfondita degli studi svolti sull’argomento ha concluso sostenendo che non ci sono prove scientifiche della sua efficacia. Insomma, molto meglio lasciar perdere, soprattutto se ci si rivolge a centri non dotati di tutti i sistemi di sicurezza. In realtà ci sono piccole ricerche svolte proprio in Turchia e in Egitto che sostengano che il botox gastrico consenta di perdere fino al 15% del proprio peso. Un po’ come le nuove pillole contro il diabete di tipo 2 usate come dimagranti. L’allarme è stato lanciato dagli esperti dei Centri per la Prevenzione e la Cura delle Malattie dell’Unione europea.
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Botox gastrico provoca la paralisi della muscolatura dello stomaco
L’iniezione di botulino causa la paralisi dei muscoli che avvolgono lo stomaco. Questo ne rallenta lo svuotamento, regalando una sensazione di pienezza per circa sei mesi. Il centro epidemiologico di Stoccolma ha confermato di aver ricevuto una decina di segnalazioni di botulismo provenienti dalla Germania. Un paio da Svizzera e Austria, a cui bisogna aggiungere i circa cinquanta casi della Turchia. I sintomi principali erano debolezza e stanchezza importanti, difficoltà a deglutire e a respirare, fino al ricovero in terapia intensiva per la somministrazione di un’anti-tossina botulinica, cioè anticorpi in grado di neutralizzare il veleno. In pratica l’antidoto.
Botox gastrico e conseguenze gravi: cos’è il botulismo?
Generalmente il botulismo colpisce chi consuma alimenti mal conservati, per lo più preparati e conservati in casa. Può accadere che nei barattoli di conserve fatte in casa chiusi senza le dovute precauzioni si possano produrre quantità di tossina. Il principale responsabile è il batterio Clostridium botulinum.
Le conseguenze dipendono dalla quantità di tossina ingerita. Di solito passano da uno a due giorni prima che arrivino i sintomi. Le manifestazioni sono subito preoccupanti: annebbiamento della vista, dilatazione delle pupille, crescente difficoltà a parlare e a deglutire, secchezza delle fauci, stipsi, fino alle difficoltà respiratorie e alla paralisi degli arti nelle forme più gravi. Nel 5-10% dei casi si arriva anche alla morte.