Un vaccino contro il melanoma prodotto da Moderna ha ottenuto lo status di “terapia rivoluzionaria” dall’agenzia americana del farmaco, che ha aperto la strada a un’approvazione accelerata. Questa situazione significa che la FDA ritiene che il vaccino possa “rispondere a esigenze mediche insoddisfatte nel trattamento di condizioni gravi o pericolose per la vita”. La FDA risponderà entro 60 giorni.
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Vaccino contro il melanoma: funziona insieme all’immunoterapia
L’iniezione, somministrata insieme a un farmaco immunoterapico, viene utilizzata per trattare i pazienti che si stanno riprendendo da un melanoma avanzato e che sono a rischio di recidiva del tumore. Uno studio di fase due ha mostrato che la combinazione ha ridotto del 44% la possibilità di ricaduta o morte nei pazienti dopo l’intervento chirurgico, rispetto al farmaco immunoterapico da solo. La terapia sperimentale è composta dall’iniezione di Moderna e dal farmaco immunoterapico Keytruda di Merck. La sperimentazione di fase 3, che è la parte definitiva partirà entro la fine dell’anno.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità in Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, è tuttora approssimativa: si aggira attorno a 7.000 casi l’anno.
Vaccino contro il melanoma a base mRNA
Il nuovo vaccino sfrutta la tecnologia dell’mRNA che utilizza pezzi di codice genetico dei tumori dei pazienti per insegnare al corpo a combattere il cancro. Le persone assumono il vaccino dopo l’intervento chirurgico per impedire il ritorno del tumore ed è adattato a ciascun paziente, il che significa che non ci saranno due iniezioni uguali. Contestualmente partiranno anche test per altri tipi di cancro, incluso il cancro del polmone non a piccole cellule. Le premesse sono buone: Moderna è stata in grado di sviluppare, provare e sigillare l’approvazione della sua vaccinazione contro il Covid nell’arco di un anno. Il vaccino utilizza il DNA prelevato dal tumore di ciascun paziente.
Lo studio 2
Nello studio di fase due in corso, gli esperti hanno somministrato 157 pazienti vaccini insieme al farmaco immunoterapico di Merck Keytruda. Gli esperti hanno confrontato i risultati con un gruppo di controllo che ha anche un melanoma ad alto rischio ma riceve solo Keytruda. Il processo ha avuto inizio un anno fa.
Gli scienziati hanno inserito il frammento genetico nell’RNA messaggero, la molecola che trasporta le istruzioni di una cellula per produrre proteine. Una volta all’interno del corpo, l’mRNA consegna questo pezzo di codice alle cellule umane, insegnando loro a riconoscere le cellule tumorali e ad attaccarle se ritorna.
Casi di melanoma molto aumentati
Si spera che il corpo abbia la capacità di riconoscerli e distruggerli prima che possano iniziare a moltiplicarsi e formare tumori. Gli esperti hanno spiegato che il vaccino viene somministrato in nove dosi ogni tre settimane, insieme a un ciclo di Keytruda ogni tre settimane. L’American Cancer Society ha affermato che i tassi di melanoma sono cresciuti in modo significativo negli ultimi anni.
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