Anche i grandi campioni soffrono. Se pensate, infatti, che alcune problematiche siano appannaggio di pochi “comuni mortali” vi sbagliate, e pure parecchio. Poco importa se ci sono popolarità, followers, sponsor e paparazzate varie ed eventuali: nel disagio e nel malessere siamo tutti uguali e chiunque – dallo sportivo allo studente – deve essere ascoltato e aiutato. È questo ciò che sta dietro alle parole di Matteo Berrettini, intervenuto durante la presentazione del progetto Spalla a Spalla, promosso da Head&Shoulders in collaborazione con l’Associazione FARE X BENE e volto a sensibilizzare ragazzi e adulti sul tema del bullismo.
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Matteo Berrettini: «Anche io vittima di cyberbullismo»
«Mi rendo conto che la mia storia sia solo un piccolissimo pesciolino nella marea di testimonianze che ho potuto ascoltare grazie a questa preziosa iniziativa, della quale sono portavoce», ha commentato il tennista. «Il concetto che voglio però far passare è che non ci sono racconti né dispiaceri più o meno importanti di altri: anche la minima sofferenza va individuata, compresa e “curata”».
In particolare, l’atleta ha acceso i riflettori su una nuova e allarmante piaga sociale, in crescita soprattutto nella cosiddetta Generazione Z. «Quando sono passato al professionismo, intorno ai 18-19 anni, ho sperimentato sulla mia pelle i diversi e numerosi risvolti del cyberbullismo. Sui social ho iniziato a ricevere insulti e minacce legati principalmente alle mie performance ma che alla fine coinvolgevano anche i miei affetti. Se perdevo una partita dovevo non solo gestire la mia delusione per la sconfitta ma anche subire le frustrazioni di qualcuno che giudicava i miei risultati, la mia tenuta mentale, il mio approccio alle competizioni».
«E se all’inizio questi commenti sembravano non toccarmi più di tanto, alla fine mi sono reso conto che, al contrario, trovavano terreno fertile dentro di me, rendendomi insicuro, condizionato, più fragile. A quel punto ho chiesto aiuto al mio allenatore, che è stato ed è una figura fondamentale nella mia crescita personale, e ai miei genitori, che hanno saputo fornirmi tutti gli strumenti necessari per “allenarmi” a gestire queste situazioni», ha raccontato Berrettini.
Spalla a Spalla: un progetto per arginare la piaga del bullismo
E, come ricorda lo sportivo, la chiave per uscire dalla spirale del bullismo è proprio quella di farsi aiutare, perché solo insieme, “spalla a spalla”, tutto si può superare. Il supporto di chi ci vuole bene e ha le competenze per capire le nostre difficoltà è fondamentale. Per questo Head&Shoulders e l’Associazione FARE X BENE hanno dato vita a questo speciale progetto, rivolto agli studenti del biennio di una selezione di scuole secondarie di 2° grado e ai loro adulti di riferimento (insegnanti, genitori e personale ATA), con l’obiettivo di educare, sensibilizzare, prevenire e contrastare ogni tipo di fenomeno legato al bullismo e al cyberbullismo.
Potranno beneficiare di questo speciale percorso formativo venti istituti scolastici dislocati su tutto il territorio nazionale, alla cui selezione contribuiscono i consumatori candidando la propria scuola sul sito dedicato a Spalla a Spalla contestualmente alla registrazione della prova d’acquisto di un prodotto Head&Shoulders. I venti istituti che ricevono il maggior numero di candidature, nel periodo tra l’1 febbraio e il 5 aprile 2023, ottengono la partecipazione al progetto.
Il percorso nelle scuole si articola in diverse fasi
- Sono previsti questionari all’inizio e al termine del percorso, distribuiti a tutti gli studenti coinvolti, alle loro famiglie e ai docenti, che all’inizio aiutano a stabilire le criticità esistenti nel target di riferimento e, alla fine, mettono in evidenza la comprensione dei contenuti trasmessi durante gli incontri.
- Una plenaria di sensibilizzazione e formazione per i ragazzi per approcciare il tema del bullismo, con la guida di esperti del team FARE X BENE (psicologi, avvocati, docenti referenti per il bullismo ed esperti social) e un referente Head&Shoulders.
- Una plenaria di sensibilizzazione e formazione per docenti e genitori, per introdurli alle attività che saranno sviluppate con gli studenti e fornire loro gli strumenti per riconoscere e contrastare il fenomeno del bullismo, rendendoli quindi più consapevoli.
- Infine, hanno luogo 2 incontri in gruppi più ristretti destinati alle classi dell’istituto scolastico che necessitano maggiormente di un intervento e che sono selezionate dal Dirigente Scolastico insieme agli esperti di FARE X BENE. Durante questi incontri i ragazzi vengono guidati da un team multidisciplinare attraverso attività formative interattive tra cui round table, giochi di ruolo, sondaggi, word cloud e Q&A.
Come mai Head&Shoulders ha sentito la necessità di dar vita a questo progetto?
«Ognuno, nel proprio ambito, deve fare la sua parte contro la lotta al bullismo e far sì che nessun giovane si senta mai solo nell’affrontarlo. I dati sono allarmanti e non possono essere ignorati: stando al Rapporto Unesco Ending school violence and bullying del 2019, 1 ragazzo su 3 è bullizzato e, secondo l’Head&Shoulders global quantitative study 2020, chi ha la forfora ha il doppio delle probabilità di esserlo», ha spiegato Valeria Consorte, Vice President Beauty Care P&G Italia durante la presentazione di Spalla a Spalla, il cui messaggio è supportato non solo da Matteo Berrettino ma anche da Ciro e Aurora dei The Jackal.
Purtroppo, infatti, oltre il 50% delle persone inizia ad avere problemi di forfora in età adolescenziale e questo disturbo non fa altro che acutizzare un senso di malessere e disagio già presente in questa delicata fase della vita. Non a caso, dalle ricerche è emerso che il 30% dei ragazzi con la forfora evita contesti di aggregazione sociale, il 70% si ritiene meno attraente e il 40% si dà la colpa per soffrire di questo problema. Sulla base di questi dati preoccupanti, Head&Shoulders ha sentito il bisogno di fare la sua parte, dando vita ad un progetto volto a sensibilizzare su un tema di grande rilevanza sociale.