Non arrendersi alla psoriasi e all’artrite psoriasica, ma riprendersi i propri spazi di vita e affrontare a viso aperto la malattia perché oggi può essere trattata. È questo l’invito rivolto dalla campagna “Psoriasi c’entro anch’io” a tutti i pazienti che convivono con queste patologie. Per incoraggiare le persone a passare all’azione nel percorso parlandone con lo specialista e, nel caso, rivolgendosi ai centri specializzati, la campagna fa la leva su immagini realistiche delle due malattie che mostrano le conseguenze della loro progressione in assenza di trattamento, accompagnate da frasi che caratterizzano l’atteggiamento di sfiducia e rassegnazione condiviso da molti pazienti.
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“Psoriasi c’entro anch’io”: la campagna che invita i pazienti a passare all’azione
Sul portale www.psoriasicentroanchio.it la campagna mette a disposizione dei pazienti risorse per aiutarli a migliorare il dialogo con lo specialista e a raccontare in maniera accurata i propri sintomi e l’impatto sulla vita quotidiana, insieme a informazioni sulle patologie e la mappa dei centri specialistici. «Spesso il paziente è frustrato dalla ricerca di un trattamento efficace a causa di un percorso di cura complesso e inefficace, ma con trattamenti adeguati e agendo tempestivamente si può evitare che la psoriasi progredisca, peggiorando condizioni di salute e qualità di vita, con un impatto rilevante su lavoro, relazioni interpersonali e sfera psichica»
spiega Francesco Cusano, Direttore dell’Unità di Dermatologia all’ospedale “San Pio” di Benevento e Presidente ADOI–Associazione Dermatologi Ospedalieri.
«Esiste un importante sommerso, dovuto per lo più a diagnosi e presa in carico specialistica tardive. Ed è sicuramente ampia la quota di pazienti non trattati con le terapie oggi disponibili. Per le persone con psoriasi è fondamentale rivolgersi a uno specialista dermatologo che possa nel caso indirizzare verso un centro di riferimento in grado di offrire una gamma di soluzioni assistenziali adeguate».