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Il binge drinking
La preoccupazione maggiore è per l’aumento del fenomeno del binge drinking, ovvero una sorta di abbuffata alcolica che ha il solo scopo di ubriacarsi e che prevede l’ingestione in poco tempo di almeno sei bicchieri di alcolici. Nel 2015 si stima che i binge drinker fossero circa 3.700.000, spesso giovanissimi. L’anno prima erano 3.300.000. (Scopri qui come il binge drinking modifichi il cervello degli adolescenti). I consumatori che hanno bevuto sei o più bicchieri di alcolici in un’unica occasione almeno una volta nel 2015 sono stati il 10,8% tra gli uomini e il 3,1% tra le donne di età superiore a undici anni.
L’abuso porta a gravi danni
alla salute
L’alcol ha provocato 3.300.000 morti nel 2012 in tutto il mondo, sfiorando il 6% dei decessi totali, mentre in Europa è la seconda causa di morte evitabile, dopo il fumo.
L’abuso di alcol – secondo la relazione del ministero – causa danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, aumentando il rischio di malattie come cirrosi epatica, pancreatite, tumori maligni e benigni, epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia e depressione.
Molti gli incidenti stradali
provocati dall’abuso
Un incidente stradale mortale su quattro in Europa tra i ragazzi tra i 15 e i 29 anni è causato dalla guida in stato d’ebbrezza, che scende a un comunque preoccupante uno su dieci quando a essere coinvolte sono ragazze.
Consumi in aumento
Nonostante gli appelli e gli allarmi il 2015 ha visto aumentare i consumi: il 64,5% degli italiani che avevano più di undici anni ha bevuto almeno una bevanda alcolica, percentuale che arriva al 77,9% tra i maschi. Nel 2014 la percentuale si era fermata poco sotto, al 63%, pari a 34.300.000 persone.
Sempre più alcolici
lontano dai pasti
Quello che continua ad aumentare è il numero di consumatori di alcol che beve lontano dai pasti: nel 2013 erano il 25,8%, nel 2014 il 26,9%, nel 2015 il 27,9%. Spesso, inoltre, lo si fa senza moderazione.
Aumenta il consumo
di superalcolici
Continua a diminuire il numero di chi beve solo vino e birra, mentre aumenta quello di chi consuma anche aperitivi, amari e superalcolici.
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