Era nato per prevenire l’infarto, poi si è rivelato un farmaco per favorire l’erezione e salvare la vita sessuale di decine di milioni di persone in tutto il mondo. Ma oggi il Viagra, o meglio il suo principio attivo, il sildenafil, ha dinanzi a sé un conto alla rovescia: a giugno scadrà il brevetto della Pfizer, l’azienda che produce le compresse blu, il che significa che da quest’estate qualsiasi altra casa farmaceutica potrà produrre una pillola dell’amore generica e low cost. Di solito, alla scadenza di un brevetto, il prezzo di un farmaco si riduce anche fino al 40%.
«Un rimedio contro le disfunzioni erettili è stato sicuramente una scoperta importante, perché ha potuto restituire a un enorme numero di uomini una virilità perduta a causa dell’età o di una malattia», commenta Umberto Veronesi (puoi chiedergli un consulto), garante scientifico di OK. «La maggiore accessibilità al farmaco, in conseguenza del calo del prezzo, potrà forse ridimensionare o addirittura azzerare un pericoloso mercato parallelo che si effettua su internet e che presenta tutte le incognite del caso, visto che si rischia di acquistare farmaci con una composizione ignota, senza poterli valutare alla luce della propria situazione di salute».
Non sono in scadenza, invece, i brevetti delle altre pillole dell’amore, il Cialis e il Levitra. Il meccanismo di funzionamento è identico: inibire un enzima, la fosfodiesterasi 5, che blocca l’erezione. Cambiano però i principi attivi e di conseguenza tempi e durate. Il Viagra, per esempio, va preso 60 minuti prima dell’attività sessuale e dura per otto-12 ore. Il Cialis funziona al suo meglio dopo 120 minuti dall’assunzione ma è efficace fino a 36 ore (non a caso è detto pillola del weekend). Mentre bastano 25 minuti perché il Levitra dia i suoi effetti, che vanno avanti per otto-dieci ore. L’ultimo nato in casa Bayer punta su rapidità e discrezione: è il Levitra orodispersibile, detto mentina dell’amore perché si scioglie in un istante sulla lingua senza bisogno di acqua.
«Le pillole per la disfunzione erettile vanno sempre prescritte dal medico, che deve controllare la salute complessiva e valutare l’efficacia del prodotto sul singolo», spiega Giario Conti (puoi chiedergli un consulto), presidente dell’Associazione urologi italiani (Auro). «Gli effetti collaterali come cefalea e rossore al viso? Si presentano nel 6-8% dei pazienti e scompaiono quando i farmaci vanno a regime, dopo circa otto somministrazioni. Ben tollerati, hanno un’unica controindicazione: l’associazione con i nitroderivati, i cerotti per la terapia cardiovascolare, che può portare fino allo shock ipotensivo. Al di fuori di questi casi, la terapia orale può essere modulata secondo le varie esigenze. Alcuni possono usarla come riabilitazione, un percorso dopo il quale non ci sarà più bisogno della pillola, altri possono continuare tutta la vita».
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