Otto anni di nuoto, altrettanti di danza e ginnastica ritmica e qualche altro annetto di basket. Ah, dimenticavo: pure il calcetto. Dalla quantità di sport praticati sembrerebbe abbia almeno 40 anni e, invece, ne ho solo 27. Ma da piccola ero un vulcano di energia: ho voluto provare diverse discipline, e mi piacevano tutte. Ma, sebbene sia giovane, i dolori fisici che mi porto dietro da tempo sembrano quelli di una “sciura” avanti con l’età.
Il mal di schiena mi tormenta
È da quando ho circa 15 anni che soffro di mal di schiena alla zona lombare e a quella cervicale. Prima di quel periodo non accusavo alcun malessere, anzi: il nuoto contribuiva a farmi crescere in maniera sana e con un fisico perfetto. I problemi, infatti, sono nati proprio quando ho iniziato a frequentare il liceo e, quindi, ho dovuto sacrificare un po’ del tempo destinato alla pratica sportiva per dedicarmi allo studio.
A 16 anni ero la spilungona della classe
Successivamente ho anche intrapreso la carriera da modella e ho dovuto lasciare definitivamente la piscina e la palestra. Al cambiamento dello stile di vita si è anche aggiunto il notevole sviluppo del mio corpo durante l’adolescenza: a 16 anni ero già alta un metro e settanta. Non ero solo la spilungona della classe ma, probabilmente, anche la più gobba. Avevo perso il portamento conquistato facendo sport ed ero solita camminare con le spalle buttate in avanti e la schiena storta.
La postura sbagliata
Questa cattiva postura ha influito profondamente sulla salute della mia colonna vertebrale… Ancora ricordo mia madre che ogni giorno mi bacchettava: «Stai dritta con la schiena!». E io, come se mi avessero scosso all’improvviso durante un bellissimo sogno, raddrizzavo il busto, puntavo lo sguardo in avanti e marciavo verso scuola. Ma il tempo di arrivare in classe e già avevo ripreso la postura sbagliata.
I dolori si facevano sempre più insistenti, bastava un piccolo sbalzo termico per impedirmi di dormire serenamente. Allora mi sono rivolta a uno specialista, ma l’unica cura che mi è stata prescritta è stata la fisioterapia: tre sedute alla settimana. Non erano poche, eppure si sono rivelate totalmente inefficaci, perché alleviavano i dolori per qualche giorno, ma non risolvevano il problema. Un palliativo, insomma, esattamente come un qualsiasi antidolorifico.
Nonostante non ne abbia mai abusato, gli immediati (e temporanei) benefici di una bustina di questi farmaci hanno contribuito a farmi trascurare il problema, così mi sono trascinata il mal di schiena fino a poco tempo fa, quando, spinta dalla voglia di riprendere ad allenarmi, mi sono iscritta in palestra.
Mi alleno due-tre volte alla settimana
Il personal trainer ha creato una scheda su misura, mirata a potenziare la muscolatura, che era, effettivamente, un po’ deboluccia. Mi alleno due o tre volte alla settimana ed eseguo esercizi con pesi non troppo eccessivi, scanditi in poche ripetizioni in modo da porre più attenzione alla postura. Sono bastati pochi mesi di allenamento per irrobustire i muscoli dorsali e addominali, riacquistare un portamento corretto e dire, finalmente, addio a quel fastidioso mal di schiena.
Marianna Di Martino
Testimonianza raccolta da Cinzia Galleri per OK Salute e benessere febbraio 2017
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