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10 luoghi comuni sulla pillola
C’è chi «per sentito dire» crede che la pillola anticoncezionale provochi il tumore all’ovaio, chi è convinto che inibisca il desiderio sessuale e chi pensa che possa portare a un aumento del peso. Quando si parla di contraccezione (ormonale ma non solo), ognuno dice la sua, mosso troppo spesso da convinzioni popolari più che da assunti di carattere scientifico. Nella maggior parte dei casi si tratta di luoghi comuni, frutto della disinformazione e del passaparola.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), la maggior parte della popolazione femminile non ha le idee ben chiare in fatto di contraccezione, tanto che il 24,8% delle donne in età fertile, cioè 1 su 4, usa sistemi poco sicuri per evitare una gravidanza indesiderata (il 17% si affida al coito interrotto, il 4,2% ai metodi naturali e il 3,1% ad altri rimedi).
Per mettere un po’ d’ordine nella testa delle italiane, che spesso rifiutano la pillola contraccettiva per timori legati a qualche strana credenza, la Società Italiana della Contraccezione (SIC), impegnata nel favorire e nel diffondere lo sviluppo della ricerca e dell’informazione su questo delicato tema, ha stilato un decalogo per sfatare, una volta per tutte, i falsi miti legati a questo tipo di contraccettivo.
Fa venire il cancro: FALSO
Si tratta di uno dei luoghi comuni più diffusi in merito al contraccettivo orale. In realtà, come spiega Franca Fruzzetti, ginecologa dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa e membro della Sic, studi clinici hanno dimostrato come gli estro-progestinici della pillola siano addirittura efficaci nel prevenire il tumore all’ovaio, il tumore all’endometrio e il tumore del colon retto. In particolare, una ricerca condotta dall’Università di Milano in collaborazione con l’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, pubblicata sulla rivista Annals of Oncology, ha dimostrato che l’uso della pillola anticoncezionale ha ridotto i decessi per cancro dell’ovaio nel decennio 2002-2012 in tutto il mondo. In Europa, in particolare, la mortalità è scesa del 10% in 10 anni e diminuirà di un altro 10% entro il 2020. «Gli effetti benefici rilevati per il tumore dell’ovaio si hanno anche per quello dell’endometrio, con una riduzione del rischio del 50% e un effetto protettivo che persiste per più di 20 anni dopo la sospensione e nel corso della post menopausa» continua la ginecologa.
Con il ciclo irregolare non posso prenderla: FALSO
Uno degli effetti più noti e bene accettati dalle donne è proprio quello della regolarizzazione del ritmo mestruale “a orologio”. La maggior parte delle donne che assume la pillola, non solo a scopo anticoncezionale ma anche per risolvere problemi di polimenorrea (ritmo più frequente) e oligomenorrea (ritmo rallentato), sa con esattezza il giorno nel quale si verificherà il suo flusso mestruale.
Provoca tromboembolia: FALSO
L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno recentemente confermato che la pillola aumenta sì il rischio di trombosi venosa, ma l’aumento del rischio è basso in termini numerici (circa 10 volte meno che in gravidanza) e dipende dalla dose e dal tipo di estrogeno presente nel composto e dal tipo di progestinico. Con le pillole che contengono estradiolo i dati di laboratorio dimostrano un rischio molto più basso, anche se mancano i dati epidemiologici. Oggi sappiamo che le complicazioni trombo-emboliche sono dovute principalmente al dosaggio dell’estrogeno contenuto nella pillola e probabilmente alla sua struttura molecolare e in minor misura al tipo di progestinico. L’importante è trovare la pillola più indicata a meno di non essere predisposta, di avere una storia familiare di trombosi o di soffrire di malattie della coagulazione; in questi casi la pillola e anche gli altri contraccettivi ormonali non sono indicati (come riportato nel foglietto illustrativo di tutte le pillole).
Fa ingrassare: FALSO
Ormai esistono molti tipi di contraccettivi orali: la scelta del giusto contraccettivo, da concordare con il proprio ginecologo, permette di evitare la ritenzione idrica e dunque l’accumulo di grasso indesiderato.
Abbassa il desiderio sessuale: FALSO
Una scelta oculata del contraccettivo orale può favorire l’erotismo: alcune componenti della pillola riducono per esempio la secchezza vaginale. Inoltre una sessualità “libera”, scevra dalle preoccupazioni legate al rischio di una gravidanza indesiderata, può essere vissuta in maniera più soddisfacente e appagante.
L’amenorrea da pillola è pericolosa: FALSO
Durante il trattamento con la pillola estro-progestinica il rivestimento epiteliale dell’utero è generalmente più sottile rispetto a un normale ciclo ovulatorio. Di conseguenza la perdita mestruale risulta ridotta. La mestruazione, inoltre, può essere eliminata con l’utilizzo di efficaci regimi estesi di contraccezione ormonale. Sebbene a molte donne l’amenorrea non piaccia, è stato dimostrato che essa provoca un beneficio in termini di anemia da carenza di ferro e un minor ricorso a interventi chirurgici. La pillola è la terapia medica dell’endometriosi e potrebbe contribuire a prevenirla.
Rende meno fertili: FALSO
Quando si desidera una gravidanza, basta smettere di assumere il contraccettivo orale. Il ciclo mestruale tornerà ad avere le stesse caratteristiche “pre-trattamento”. La pillola non causa neppure eventuali malformazioni fetali, né può determinare un aumento degli aborti spontanei. Da evidenziare inoltre che i contraccettivi orali si sono dimostrati un’ottima arma per combattere l’endometriosi, patologia molto diffusa che può provocare infertilità.
Non è adatta alle giovanissime: FALSO
La pillola, al contrario, è particolarmente indicata per le teenagers: i contraccettivi orali per esempio sono efficaci nel ridurre lesioni infiammatorie e non infiammatorie dell’acne facciale. La pillola, inoltre, inibisce l’attività delle ovaie e ne riduce la produzione di ormoni androgeni. Di conseguenza limita perdita di capelli, seborrea, peluria indesiderata.
Non va presa in pre-menopausa: FALSO
Come già accennato, la pillola contraccettiva protegge dal tumore dell’ovaio e per ogni 5 anni di utilizzo il rischio diminuisce del 20% e tale protezione si mantiene fino a 30 anni dalla sospensione. Spesso il cancro alle ovaie – il cui picco di incidenza è intorno ai 60-65 anni d’età – viene diagnosticato tardivamente a causa dell’assenza di sintomi della fase iniziale: ecco perché la pillola costituisce un’importante opzione preventiva, soprattutto in fase di pre-menopausa.
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