Mai farsi scoraggiare da un aborto spontaneo, anzi: meglio mettersi subito all’opera e riprovarci di nuovo senza aspettare troppo. Le donne che concepiscono nei sei mesi successivi all’aborto spontaneo, infatti, hanno maggiori probabilità di portare a termine la gravidanza rispetto a quelle che aspettano. A suggerire questa nuova strategia, in netto contrasto con quanto raccomandato finora dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), è uno studio dell’Università di Aberdeen, in Scozia, pubblicato sulla rivista Human Reproduction Update.
I ricercatori scozzesi hanno passato in rassegna tutti i più recenti studi scientifici condotti sull’argomento, verificando che rimanere incinta subito dopo un aborto spontaneo non aumenta il rischio di avere un secondo aborto e non condiziona minimamente la probabilità di soffrire di preeclampsia, né di dare alla luce un bimbo sottopeso o già morto.
«La nostra revisione dimostra in maniera categorica che concepire nei sei mesi successivi all’aborto è meglio», afferma la coordinatrice del gruppo di ricerca, Sohinee Bhattacharya. «Nel 2010 siamo stati i primi a dire che concepire subito dopo l’aborto è meglio che aspettare. Successivamente sono stati pubblicati diversi studi che hanno dimostrato la stessa cosa, ed è per questo che abbiamo deciso di fare una rassegna di tutte le ricerche oggi disponibili».
Perché sia più facile portare a termine una gravidanza subito dopo un aborto spontaneo non è ancora chiaro, ammette la ricercatrice: «una spiegazione potrebbe essere che i due partner dopo l’aborto si prendono più cura di loro stessi, sono più motivati e forse addirittura più fertili, ma al momento queste sono soltanto speculazioni».
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Endometriosi: il rischio di infertilità è più basso del previsto
Infertilità maschile: 7 regole per prevenirla