Il disturbo post traumatico da stress colpisce persone che hanno subito esperienze drammatiche (episodi che hanno messo a repentaglio l’incolumità psicofisica), anche a distanza di moltissimi anni.
LE CAUSE SCATENANTI: aggressioni, traumi di guerra, rapine, terremoti, alluvioni, violenze sessuali.
COME SI MANIFESTA. «I sintomi sono alquanto diversi fra loro e non sempre è facile collegarli all’evento, soprattutto se il trauma si è verificato decenni prima», spiega Salvatore La Viola, psicoterapeuta all’ospedale San Raffaele Ville Turro di Milano. «Spesso il disturbo si manifesta con attacchi di ansia o con forme di idiosincrasia (per esempio, impossibilità di avvicinarsi a certi oggetti) o, al contrario, con euforia maniacale. Ancora, il disturbo può provocare tic o altri movimenti ripetitivi e all’apparenza bizzarri, e anche difficoltà a scuola (nei ragazzi) o nei rapporti interpersonali con gli amici e i colleghi. In molti casi subentrano anche flash e ricordi intrusivi (incubi lucidi)».
LA TERAPIA. «Il terapeuta deve prima aiutare il paziente a identificare le cause scatenanti e a stabilizzare l’ansia», continua La Viola. «Poi utilizza, di norma, la psicoterapia cognitiva, che permette di rivivere, in modo controllato, il trauma e insegna, nel contempo, a gestirlo».
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