Le lezioni ormai sono concluse e sul calendario la data della prima prova di maturità si avvicina sempre di più. Migliaia di studenti, infatti, siederanno sui banchi per affrontare il tema di italiano, la seconda e la terza prova e, infine, l’esame orale.
Ma come comportarsi nelle giornate di studio intenso e disperato? E cosa fa bene e cosa fa male a chi dovrà passare le ore chino sui libri e sugli appunti? Dalle strategie per concentrarsi meglio alle giuste quantità di caffè, passando per l’importanza del sonno e delle pause, ecco qualche consiglio essenziale per superare indenni e con successo (si spera!) le settimane di ripassi, studi e calcoli pre-maturità.
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Maturità 2023: i trucchi per studiare più velocemente
Quando sarete seduti sui banchi d’esame non ci saranno né il vostro cellulare, né il vostro pc ad aiutarvi a ricordare quel nome o quella data che proprio non vi entra in testa. È infatti vietato «utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere», come ricorda il Ministero dell’Istruzione e del Merito. E se la vostra memoria è un colabrodo, che fare?
Per ricordare qualcosa, disegnalo
Armatevi di carta e penna e disegnate. Per formare ricordi più duraturi nel cervello e tenere a mente un concetto basta infatti tratteggiarne uno schizzo. Come spiega lo studio canadese dell’Università di Waterloo che ha condotto la ricerca, la qualità del disegno non influisce minimamente sulla memorizzazione dei concetti. Quindi, anche se non siete degli artisti, nessun problema: bastano anche solo 4 secondi per disegnare qualcosa e tenerlo impresso nella mente.
Con schemi e grafici è più facile studiare
In vista del “ripassone” finale per la terza prova e l’esame orale, la vostra salvezza potrebbe risiedere nei diagrammi. Grazie agli schemi e ai grafici, infatti, è più facile fissare i concetti importanti e metterli in relazione tra loro con collegamenti interdisciplinari, proprio come si aspettano i vostri professori.
Secondo uno studio americano dell’Università di Washington, gli studenti che si armano di diagrammi focalizzano più precisamente i concetti sviluppando un’ottima visione d’insieme. Scrivere ogni singola parola di ciò che si sta studiando o ascoltando, infatti, non è la strategia vincente: in questo modo la concentrazione si focalizza solo sulla trascrizione delle frasi, perdendo il loro significato.
Fai piccole pause
Studiare con costanza e continuità è inevitabile nei giorni precedenti alla maturità, ma questo non significa che non dovete fermarvi mai. Fare pause è necessario per il vostro benessere mentale e fisico. Distraetevi chiacchierando con qualcuno, ascoltando una canzone o facendo qualcosa che vi piace. Intervallare lo studio con piccoli break è un ottimo modo per migliorare le vostre performance di studio. A fine giornata sarete più rilassati ed eviterete il sovraccarico di informazioni che può creare confusione nella vostra mente.
I pisolini non sono utili: meglio un bel sonno
Durante lo studio il sonno è fondamentale. «Nella notte le informazioni che catturiamo di giorno vengono consolidate nel deposito della memoria. Il sonno serve a immagazzinare i concetti appresi e permette di rievocarli più facilmente» spiega Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele Turro di Milano. E i pisolini pomeridiani? Riposare fa bene, ma il consolidamento delle informazioni avviene solo durante il sonno profondo, che in un sonnellino di 20-30 minuti non si raggiunge quasi mai.
Ovviamente, molto dipende dal vostro cronotipo, ovvero se siete soggetti normali, allodole o gufi. Se avete l’abitudine di svegliarvi ore in anticipo per ripassare prima dell’esame, state attenti perché «se un soggetto gufo decide di mettersi a studiare alle 5 o 6 del mattino in quel momento è ancora in uno stato di confusione. Svegliarsi presto è consigliabile solo per i soggetti allodole» sottolinea Ferini Strambi. Al contrario, i “gufi” sono più avvantaggiati nello studio fino a tardi. L’importante è non privarsi mai delle giuste ore di sonno e di interporre tra lo studio e l’esame una bella dormita: solo così immagazzinerete bene le informazioni apprese.
Maturità 2023: elimina lo stress a tavola
Nelle giornate di “studio matto e disperatissimo” lo stress è un nemico con cui bisogna fare i conti, ma l’importante è non soccombergli. Un ottimo modo per combattere la tensione, per esempio, è bere una bibita zuccherata, come cola e succhi di frutta. Queste bevande aiutano ad abbattere l’ansia perché abbassano i livelli dell’ormone dello stress, cioè il cortisolo (ma non esagerate, meglio andarci cauti con lo zucchero, come spieghiamo nel prossimo consiglio).
La tisana con ginseng coreano e tè verde
Ritrovare la concentrazione in modo naturale è possibile anche bevendo una tisana, come quella consigliata da Daniela Giachetti, presidente della Società italiana di fitoterapia. Miscelate 50 grammi di radici di ginseng coreano, 40 grammi di tè verde in foglie e 10 grammi di frutti di rosa canina, poi versate 150 ml di acqua bollente su 15 grammi della miscela ottenuta, pari a un cucchiaio abbondante. Lasciate in infusione per 20 minuti e poi filtrate. Bere questa tisana la mattina a digiuno vi aiuterà ad alleviare lo stress e a studiare con più impegno.
Occhio a grassi e zuccheri
Zuccheri sì, ma senza esagerare. Anche se nelle lunghe giornate passate in casa a studiare e a ripassare la dispensa o il frigo rappresentano la vostra valvola di sfogo, state attenti a non esagerare con merendine o altri snack ricchi di zuccheri e grassi. Come ha rilevato uno studio americano della Oregon State University, se consumati ogni giorno e in grandi quantità possono alterare la flora batterica intestinale. A farne le spese anche il cervello, che perde elasticità nell’apprendimento e nella memoria a breve e a lungo termine. Quindi, anche se i dolci rappresentano una coccola e una pausa legittima tra le ore di studio, attenzione a non esagerare altrimenti il vostro studio ne risentirà!
Metti una marcia in più con i probiotici
Secondo maggior contenitore di cellule nervose, l’intestino è considerato il nostro “secondo cervello”. Per questo, quando si è in preda allo stress, la strategia migliore per “calmarsi” passa proprio dalla pancia. Niente sonniferi o tranquillanti: per farlo “ragionare” meglio chiedere aiuto ai batteri, o meglio, ai probiotici che appunto possono aiutarvi a contrastare lo stress e le sue conseguenze. Quali probiotici? Come consiglia Lorenzo Morelli, preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza, i più efficaci sono i lattobacilli.
Questi probiotici si possono trovare in composizioni diverse: al supermercato in prodotti a base lattiero-casearia come lo yogurt che possono essere consumati quotidianamente; oppure negli integratori, che però integrano in dosi più alte e quindi non vanno necessariamente presi ogni giorno.
Il cioccolato rende più intelligenti
Tra i tanti benefici del cioccolato per il nostro corpo, ce n’è uno particolarmente interessante per i maturandi. Mangiare cioccolato fondente regolarmente almeno una volta a settimana, infatti, può potenziare le funzioni cognitive. Se non vi piace il cacao amaro, nessun problema: gli scienziati australiani che hanno condotto la ricerca hanno riscontrato l’effetto positivo sul cervello anche da parte del cioccolato al latte e del cioccolato bianco.
Caffè: massimo 5 tazzine al giorno
Per molti ragazzi “studiare” significa automaticamente “caffè”. Se non c’è una tazzina densa e fumante ad attenderli di fianco ai libri, alcuni studenti hanno l’impressione di non riuscire a concentrarsi e impegnarsi nello stesso modo. Il rischio è quello di esagerare. Qual è il limite? Il consiglio è di non superare le 4 o 5 tazzine di caffè giornaliere. In particolare, secondo l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) il dosaggio quotidiano massimo di caffeina dovrebbe essere di 400 mg, pari a 3 tazzine di espresso di qualità robusta e 5 tazzine di qualità arabica.
Bere troppi energy drink è rischioso
È vero che danno una bella spinta allo studio e aiutano a concentrarsi, ma ne bastano solo due per alterare il ritmo cardiaco e alzare la pressione del sangue. Stiamo parlando degli energy drink, che oltre a caffeina e vitamine contengono anche la taurina, un amminoacido essenziale che stimolerebbe l’efficienza e la contrattilità cardiaca aumentando l’apporto di sangue al miocardio.
Secondo uno studio americano condotto su alcuni ragazzi che hanno bevuto un energy drink al dì per 6 giorni consecutivi, l’aumento della pressione e l’alterazione del battito del cuore sono effetti che persistono per due ore dopo la consumazione della bibita. Ciò che preoccupa, quindi, sono le conseguenze che questi drink potrebbero avere se consumati per lunghi periodi.