Over 65Salute Mentale

L’addio al volante fa male ai nonni

La perdita di autonomia riduce le attività quotidiane e compromette anche il benessere del partner.

I riflessi del nonno non sono più quelli di una volta e volete togliergli le chiavi dell’auto? Pensateci bene, perché le conseguenze di questa scelta potrebbero essere più pesanti di quanto immaginate, tanto da coinvolgere persino la nonna. E’ quanto rivela uno studio dell’Università del Missouri pubblicato sulla rivista Research on aging.

I ricercatori hanno valutato gli effetti gli effetti dell’addio al volante negli over-65 mettendo sotto la lente oltre 1.400 coppie di pensionati. I risultati dimostrano che rinunciare all’auto significa perdere una fetta importante della proprio indipendenza: si riduce l’autonomia negli spostamenti e di conseguenza anche le attività sociali e di volontariato condotte fuori casa. Una vera e propria mazzata per il benessere psicofisico in questa età così delicata.

Gruppo San Donato

Queste conseguenze non riguardano solo l’anziano che decide di appendere il volante al chiodo, ma anche la sua dolce metà. «Chi decide di smettere di guidare spesso pensa che il partner potrà compensare», spiega la coordinatrice dello studio Angela Curl. «In realtà nella nostra ricerca abbiamo scoperto che la presenza di un marito o una moglie che continua a guidare non basta per arginare le conseguenze negative di questa scelta». Chi straccia la patente è meno indipendente negli spostamenti, ma anche il partner che continua a guidare risulta più limitato nella sua autonomia, perché deve spendere più tempo nel dare passaggi al partner.

«L’addio al volante rappresenta un grande cambiamento di vita che deve essere valutato attentamente», sottolineano i ricercatori. «La sicurezza dell’automobilista dovrebbe essere discussa solo come uno dei tanti fattori in gioco. Quando si raccomanda di smettere di guidare, bisognerebbe parlare anche delle alternative per il trasporto o addirittura del trasloco, quando possibile. Se la famiglia vuole essere d’aiuto, deve pensare ad una nuova e concreta pianificazione dei trasporti».

EB

25/02/2015

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio