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Essere padre non è facile: la depressione post partum colpisce anche lui

E per i figli aumenta il rischio di sviluppare disturbi del comportamento nei primi anni di vita

L’arrivo di un figlio è una rivoluzione, non solo per la mamma. Anche il neo-papà può accusare il colpo, cadendo in una vera e propria depressione post partum tutta al maschile. A pagarne il prezzo sono sempre i più piccoli, che rischiano di sviluppare comportamenti aggressivi, ansia e depressione, oltre a trasformarsi in veri e propri Pinocchio. E’ quanto sostengono i ricercatori della Northwestern University in uno studio pubblicato sulla rivista Couple and Family Psychology: Research and Practice.

«La depressione influisce sul modo con cui esprimiamo le emozioni e può cambiare il nostro comportamento», spiega lo psichiatra Sheehan Fisher a capo dello studio. Così i padri depressi, esattamente come le madri, rischiano di sorridere poco ai figli perdendo anche il contatto visivo con loro: due elementi chiave nel primo anno di vita del bambino, in cui si gioca molto della sua futura stabilità psichica ed emotiva.

Gruppo San Donato

 

I ricercatori lo hanno toccato con mano analizzando i comportamenti di 200 coppie con bambini piccoli che avevano già partecipato ad uno studio precedente sulla depressione proprio nel periodo del parto.

Dai risultati è emerso che i padri che avevano sofferto di depressione dopo la nascita del figlio, mostravano ancora gli stessi sintomi a distanza di tre anni. Questo problema aveva avuto un pesante impatto anche sul comportamento dei bambini, che nei primi anni di vita risultavano essere più bugiardi, violenti, ansiosi e depressi dei loro coetanei, perfino rispetto ai bambini cresciuti all’interno di famiglie litigiose.

 

EB

 

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