Avete già preparato muta, pinne e bombole per la vostra prossima immersione? Allora prima di partire fate un saltino dal dentista per un check-up completo: eviterete spiacevoli sorprese in fondo al mare. Mal di denti, otturazioni saltate e tensione alle mascelle sono problemi molto più frequenti del previsto, che colpiscono quasi un subacqueo su due. A rivelarlo è uno studio pubblicato sul British Dental Journal dall’Università di Buffalo, negli Stati Uniti.
A condurlo è stata la ricercatrice Vinisha Ranna, che proprio durante la sua prima immersione nel 2013 ha dovuto fare i conti con un fastidioso mal di denti. Curiosando nella letteratura scientifica, Ranna ha scoperto che esistono pochissime ricerche sull’argomento e dunque ha pensato di farne una lei attraverso un’indagine online a cui hanno partecipato cento subacquei amatoriali.
Dalle loro risposte è emerso che 4 su 10 avevano avuto problemi ai denti. Il più comune (lamentato nel 42% dei casi) era la barodontalgia, ovvero il dolore provocato dal cambiamento della pressione sott’acqua. Al secondo posto c’è poi il dolore provato nel tenere il boccaglio (24%), seguito dal dolore alle mascelle (22%) e dai problemi alle corone dentali (5%). Un sub ha perfino riportato la rottura di un’otturazione. Il dolore riguarda generalmente i denti molari ed è più frequente negli istruttori professionisti, che passano molte ore a profondità elevate.
«Il rischio di un danno è molto alto durante le immersioni», sottolinea Ranna. «L’aria secca e la scomoda posizione della mascella che morde il boccaglio è un mix da non sottovalutare. Un dente malato sott’acqua si sentirà molto di più che in superficie: l’ultimo posto dove vorreste trovarvi con un dente rotto è a 30 metri di profondità».
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