Focus a cura di Marco Baldoni, professore ordinario di odontoiatria all’Università di Milano Bicocca (puoi chiedergli un consulto qui).
I denti del giudizio sono i terzi molari, gli ultimi dell’arcata dentaria. Sono definiti così a causa dell’età d’eruzione, che generalmente avviene intorno ai 18-20 anni. La loro funzione è la medesima degli altri molari, ossia di triturare il cibo.
LE PROBLEMATICHE. Molto spesso può accadere che uno o più denti del giudizio non erompano e, per mancanza di spazio, rimangano parzialmente o totalmente sommersi nell’osso o nella gengiva, come ha raccontato Lorena Bianchetti a OK (leggi qui la sua testimonianza), crescendo a volte in direzione scorretta. Se accade, questi denti sono inutili alla masticazione e possono causare i seguenti problemi:
- infiammazioni gengivali con dolore, gonfiore, difficoltà ad aprire la bocca;
- carie;
- masticazione scorretta;
- cisti che, col tempo, si possono ingrandire a spese dell’osso circostante;
- dolori nevralgici facciali.
L’ESTRAZIONE. In presenza di tali disturbi o per prevenirne la loro comparsa, è necessario procedere alla loro estrazione. A causa della crescita della radice e dell’addensamento osseo, l’estrazione dei denti del giudizio è sempre più difficile con l’aumentare dell’età, mentre nei giovani il rischio di complicazioni è molto basso: grazie alla buona capacità di guarigione, osso e gengive saranno presto rigenerati. Prima dell’estrazione, che avviene ambulatorialmente in anestesia locale, viene eseguito un esame tomografico approfondito del cavo orale e vengono date istruzioni sul comportamento e i farmaci da assumere durante il decorso post-operatorio.
DOPO L’INTERVENTO. Normalmente il dolore è sopportabile e scompare dopo pochi giorni, ma intensità e durata dipendono dalla complessità dell’intervento, oltre che dalla tolleranza individuale. In molti casi sono indicati farmaci antidolorifici. Nei primi giorni dopo l’operazione l’apertura della bocca può essere limitata e per questo è bene effettuare della ginnastica masticatoria al fine di ridurre il gonfiore e migliorare il decorso post-operatorio. I punti di sutura vengono rimossi dopo una settimana.
POSSONO INTERESSARTI ANCHE
Carie: il trapano del dentista può attendere
Lavarsi i denti è noioso? Prova con la musica del “deejay tascabile”
Carie: già 14.000 anni fa la curava il paleodentista
Dopo i 60 anni solo 1 su 10 si lava i denti regolarmente