Non farà bene all’alito, ma fa benissimo al cuore. L’aglio è un vero toccasana per ripulire le pareti delle arterie dalle placche di grasso che ostruiscono la circolazione del sangue aumentando il rischio di infarto e ictus. Per godere dei suoi benefici non bisogna ingurgitare spicchi di aglio fresco rendendo l’aria di casa irrespirabile: basta assumerlo come estratto di aglio invecchiato, per ottenere un’evidente riduzione dell’aterosclerosi, anche nelle persone che soffrono già di sindrome metabolica. E’ quanto dimostra una ricerca del Los Angeles Biomedical Research Institute (LA BioMed) pubblicata su Journal of Nutrition.
Lo studio ha coinvolto 55 pazienti di età compresa tra 40 e 75 anni con sindrome metabolica, cioè un insieme di fattori di rischio (come elevato peso corporeo, ipertensione, resistenza all’insulina, colesterolo e trigliceridi alti) che predispongono all’insorgenza di malattie cardiovascolari come ictus e infarto. Prima di cominciare l’esperimento, tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad angiografia cardiaca con tomografia computerizzata (CCTA), un esame non invasivo che permette di misurare con precisione i pericolosi depositi di calcio e l’accumulo di placche presenti sulle pareti delle arterie. Poi, i pazienti sono stati divisi in due gruppi: al primo sono stati somministrati 2.400 milligrammi di estratto di aglio invecchiato ogni giorno, mentre al secondo gruppo è stato dato un placebo. A distanza di un anno, si è osservato che l’estratto di aglio aveva rallentato dell’80% l’accumulo delle placche più morbide (quelle ancora non indurite dalla calcificazione), riducendo la comparsa di nuove formazioni.
«L’estratto di aglio invecchiato può aiutare a rallentare la progressione dell’aterosclerosi – concludono i ricercatori – facendo regredire anche le malattie cardiache nei primissimi stadi».
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