Non riuscite proprio a smettere di fumare? Almeno dateci dentro con un buon allenamento cardiorespiratorio: questo tipo di esercizio fisico permette ai fumatori di ridurre il rischio di sindrome metabolica e di conseguenza quello di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari. Lo dimostra uno studio dell’Università del Texas a Houston pubblicato sulla rivista American Journal of Preventive Medicine.
I ricercatori hanno esaminato quasi 1.300 fumatori arruolati tra il 1979 e il 2011 per il Cooper Center Longitudinal Study (CCLS), valutando l’attività fisica praticata e le condizioni di salute. L’attenzione si è concentrata soprattutto sul rischio di sviluppare la sindrome metabolica, quella condizione di (cattiva) salute in cui si presentano almeno tre dei seguenti fattori di rischio: elevata glicemia a digiuno, ipertensione, trigliceridi alti, bassi livelli di colesterolo HDL e circonferenza vita extra-large. Quanto basta, insomma, per aprire le porte al diabete di tipo 2 e alle malattie cardiovascolari.
Dai risultati dello studio è emerso che il rischio di sindrome metabolica scende del 48% nei fumatori che si allenano più intensamente, e del 27% in coloro che invece praticano un’attività cardiorespiratoria più moderata.
Entrambe le categorie di fumatori sportivi hanno poi ridotto il rischio di avere la glicemia alta a digiuno, mentre quelli più allenati avevano abbassato anche il rischio di sviluppare livelli anomali di colesterolo “buono” HDL.
«Sebbene lo studio enfatizzi il ruolo protettivo dello sport nei confronti delle malattie cardiovascolari nei fumatori – commenta la coordinatrice Darla Kendzor – dobbiamo ricordarci che è molto più importante smettere di fumare, per ridurre la mortalità e il rischio di sviluppare malattie più in generale».
PERCHE’ E’ IMPORTANTE SMETTERE DI FUMARE