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Cuore: un cerotto riparerà le cicatrici lasciate dall’infarto

I ricercatori hanno testato per la prima volta un "cerotto" in grado di ripristinare gli impulsi elettrici del cuore dopo un infarto del miocardio

Un cerotto che ripara le cicatrici lasciate sul cuore da un infarto? Non si tratta di fantascienza ma di una possibile (e futura) svolta nella cardiochirurgia: ricercatori  britannici dell’Imperial College London e australiani dell’Università del New South Wales, infatti, hanno testato per la prima volta sui topi l’efficacia di un cerotto “speciale”, da appiccicare sulla ferita rimasta sul muscolo dopo un infarto del miocardio. Lo studio è pubblicato  su Science Advances.

La cicatrice presente sul cuore, che testimonia l’avvenuto attacco cardiaco, disturba e rallenta la conduzione degli impulsi elettrici che coordinano l’azione di pompaggio del sangue del muscolo stesso. Questa condizione altera il ritmo cardiaco, causando insufficienza cardiaca e pericolose aritmie.
Il cerotto progettato dagli studiosi è una sorta di «conduttore elettrico» composto da chitosano (molecola dei gusci di granchio, usato spesso come additivo alimentare), una sostanza chiamata polianilina e acido fitico estratto dalle piante, consente di ripristinare la conduzione elettrica, permettendo al cuore di contrarsi regolarmente e di pompare il sangue senza problemi.

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Si tratta di un intervento mini-invasivo, che non richiede punti di sutura: questo è sicuramente meno dannoso per il cuore e rimane funzionante a lungo. Ma ci vorrà ancora del tempo e ulteriori studi prima di poter applicare questo particolare cerotto sul cuore dei pazienti.

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