Il virus Zika all’interno di una zanzara tigre. Quello che gli esperti europei e americani profetizzavano e temevano è accaduto. La notizia è stata confermata dal Mexico International Health Regulations (IHR), dopo le analisi su un insetto del genere Aedes albopictus catturato nello stato messicano di San Luis Potosí.
La Pan American Health Organization si è subito messa in allarme, perché la diffusione delle zanzare tigre è più ampia rispetto a quelle che normalmente trasportano Zika, quelle del tipo Aedes aegipty. Il problema riguarda da vicino gran parte dell’Europa e dell’Italia, dove l’insetto è diffuso ovunque da anni. Fino a questo momento la trasmissione del virus da parte della Aedes albopictus era avvenuta solo in laboraratorio.
L’aspetto caratteristico la rende ben riconoscibile: grazie al corpo nero a bande trasversali bianche sulle zampe e sull’addome e con una striscia bianca che le solca il dorso e il capo.
Fortunatamente sembra che la capacità di inoculare il virus sia inferiore rispetto alla Aedes aegypti, ma la paura è che Zika possa adattarsi nel tempo a essere trasmesso attraverso la zanzara tigre. In questo caso la malattia si potrà diffondere rapidamente anche da noi.
A questo punto diventa fondamentale la prevenzione. La zanzara tigre vive all’aperto e predilige deporre le uova in aree aperte, come parchi, ma anche cortili. La strategia di lotta, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, si concentra soprattutto sulla distruzione dei loro focolai.
La zanzara tigre vive di solito in città, perché depone le uova in piccole raccolte d’acqua. Per questo, è necessario monitorare tutte le zone in cui l’acqua ristagna, come i sottovasi di piante e fiori, le aiuole e le vasche e fontane ornamentali, qualsiasi contenitore lasciato all’aperto, le grondaie.
Fondamentale l’aiuto dei cittadini. Bisogna assolutamente evitare di lasciare ristagni di acqua. Se si hanno fontane nei propri giardini mettiamo dei pesci rossi, che sono grandi predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini. Esiste poi dei prodotti larvicidi specifici che si acquistano in farmacia. In particolare, il prodotto più diffuso e consigliato è il Bacillus thuringiensis israelensis.
Francesco Bianco
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