Zika: Italia e Francia i Paesi più a rischio in Europa

Italia e Francia sono i due Paesi europei più a rischio per quanto riguarda Zika, anche se la possibilità di arrivo di focolai di zanzare infette viene definita moderata. Ad affermarlo è l’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ci sono però tre zone ad alto rischio nel nostro continente, perché lì è già presente la zanzara Aedes Aegypti, il vettore principale del virus: l’isola di Madeira in Portogallo e
le aree della Georgia e della Russia che si affacciano sul mar Nero.

Il rischio è stabilito da alcuni parametri: il primo ovviamente è la presenza delle zanzare Aedes Aegypti (anche se è stato dimostrato che le zanzare tigri – largamente presenti in Italia – possono trasmettere Zika), poi viene verificata la presenza di precedenti focolai di malattie come Chikungunya e Dengue, causate da patogeni simili a Zika, dai collegamenti con gli altri Paesi e dalla densità della popolazione.

Tra i Paesi a rischio moderato ci sono appunto la Francia, prima in classifica, e l’Italia, seconda, mentre tutti gli altri sono a basso rischio.

La parola chiave è certamente la prevenzione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiesto quindi anche al nostro Paese di:
– mettere in atto interventi per prevenire l’ingresso e la diffusione delle zanzare vettrici del virus;
– istruire il personale sanitario in modo che sia capace di capire subito chi è affetto da Zika e conseguentemente informi le autorità sui casi di contagio e sulle eventuali complicanze entro 24 ore dalla diagnosi;
– assicurarsi che gli ospedali abbiano la capacità e i mezzi per effettuare il test di Zika;
– incoraggiare la popolazione a ridurre i luoghi con condizioni favorevoli alla riproduzione delle zanzare;
– insegnare alle persone a rischio, quindi soprattutto alle donne in gravidanza, a proteggersi dall’infezione, che com’è noto è possibile anche attraverso rapporti sessuali;
– ridurre gli effetti dell’infezione e le possibili complicanze.