Sdoganato anche in Europa l’utilizzo di un farmaco preventivo antiretrovirale per evitare il contagio dell’Aids. A dare il via libera una decisione del Comitato per i Medicinali per uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che ora passa la pratica e la parola alla Commissione Europea e ai singoli stati.
Il comitato ha esaminato la richiesta di estendere la somministrazione di Truvada, una terapia già usata per i sieropositivi, che in diversi studi si è rivelata in grado di abbassare notevolmente il contagio per persone non infette ma all’interno di gruppi a rischio. Tra questi, una ricerca condotta dagli esperti della University College di Londra nel 2015 che aveva confermato l’alta protezione dall’infezione della pillola Truvada, tanto da consigliarne la somministrazione a tutti quei gruppi con comportamenti a rischio contagio. L’attenzione era ricaduta soprattutto sugli omosessuali, che per motivi anatomici sono più predisposti: la mucosa anale, infatti, è più fragile e soggetta a infezioni.
La terapia Truvada quindi è usata come profilassi pre esposizione (o Prep). Per estendere il suo uso, il comitato ha citato studi condotti sia su omosessuali o transgender, sia su eterosessuali che hanno un partner fisso sieropositivo. Proprio queste ricerche hanno permesso il via libera all’uso della terapia anche in Europa, mentre negli Usa era stata già approvata come profilassi nel 2012. Ora anche alcuni paesi africani hanno dichiarato di voler adottare la profilassi, sopratutto nel caso di coppie in cui uno dei partner è sieropositivo. Dopotutto, all’ultimo congresso mondiale sull’Aids che si è tenuto a Vancouver nel 2015, i ricercatori hanno evidenziato come sia importante iniziare la terapia retrovirali da subito, fin dalla scoperta dell’infezione, anche con un sistema immunitario ancora del tutto efficiente. «Una volta che sarà garantita l’estensione – si legge nel comunicato dell’Ema – ogni Stato membro potrà prendere una decisione sul prezzo e il rimborso basata sul potenziale ruolo di questo farmaco nel contesto dei sistemi sanitari nazionali».
In Italia ogni anno contraggono il virus circa 3.600 persone, in media tra i 35 e i 50 anni e la prevenzione rimane ancora oggi l’arma più efficace per evitare il contagio: l’infezione da Hiv (conosci la differenza tra Aids e Hiv?) è una malattia sessualmente trasmissibile e il contagio avviene attraverso il sangue. Chi ha rapporti sessuali occasionali e cambia spesso partner deve utilizzare sempre il profilattico.
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