I ricercatori, guidati dal farmacologo Jae Hoon Cheong, hanno analizzato nei loro laboratori l’oro bianco munto nel cuore della notte, scoprendo che contiene quantità elevatissime di due preziose sostanze naturali: la melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, e il triptofano, un amminoacido che viene trasformato a sua volta in melatonina e serotonina (l’ormone del buonumore). Dalle analisi è emerso che il latte munto di notte contiene il 24% in più di triptofano e una quantità di melatonina 10 volte superiore al latte munto di giorno.
Questa differente composizione chimica sembra scatenare effetti diversi nel cervello di chi beve il latte: i ricercatori lo hanno osservato direttamente sui topi del loro laboratorio, abbeverati con latte “notturno” e “diurno” in polvere. Nel giro di un’ora, gli animali che avevano consumato il latte munto di notte risultavano esseremeno attivi e ansiosi: gli effetti, secondo i ricercatori, sarebbero addirittura paragonabili a quelli del diazepam, uno dei sedativi più utilizzati contro l’ansia.
Questi risultati «ci indicano che il latte munto di notte potrebbe essere un efficace metodo naturale per combattere i disturbi del sonno e un’alternativa molto promettente ai trattamenti per i disturbi d’ansia», scrivono gli autori dello studio. Nell’attesa che nuovi studi ne verifichino l’efficacia anche sull’uomo, non ci resta che preparare le tazze.
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