Nella sindrome premestruale, che colpisce buona parte della popolazione femminile in corrispondenza dei giorni immediatamente precedenti al manifestarsi delle mestruazioni, si scatenano sintomi di tipo psicologico, come l’irritabilità, la tensione e l’ansia, e disturbi fisici, quali la nausea, il gonfiore addominale e la ritenzione idrica.
Un aiuto dall’agnocasto
Per contrastare questi fastidiosi (e spesso debilitanti) problemi, possiamo avvalerci dell’agnocasto, già utilizzato anticamente per la cura delle indisposizioni femminili e presente in commercio sotto forma di compresse.
«Si tratta di una pianta in grado di modulare e inibire la produzione di alcuni ormoni ipofisari, tra i quali la prolattina: i sintomi della sindrome premestruale, infatti, sono spesso causati da un aumento dei livelli di questo ormone (iperprolattinemia) e l’agnocasto va ad agire proprio sull’attività in eccesso» spiega Vitalia Murgia, docente al Master di II livello in Fitoterapia dell’Università Sapienza di Roma, dell’Università di Cagliari e Madrid.
… Ma anche dall’iperico
«Un’altra pianta efficace è l’iperico (o erba di san Giovanni) che, essendo ricco di flavonoidi che svolgono un’azione antidepressiva e sedativa, non interviene a livello ormonale ma sulla componente più psicologica: riduce lo stato d’ansia e l’irritabilità e riequilibra l’umore» chiarisce la professoressa. In farmacia o in erboristeria, si trova sotto forma di compresse.
Il consiglio
«Affinché l’agnocasto e l’iperico esercitino i loro benefici sull’organismo, è necessario assumere queste piante nei giorni che precedono la fase premestruale e non nel primo giorno di comparsa dei sintomi» conclude Murgia.
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