Quando si manifesta in forma lieve funge da stimolo e dà la carica per dare il massimo ma quando ci “aggredisce” violentemente può avere conseguenze importanti a livello fisico e psicologico. Spesso l’ansia eccessiva non lascia scampo, nemmeno quando la sera si torna a casa e ci si chiude la porta alle spalle.
Colpisce soprattutto chi non si accontenta mai
«Questo stress smodato trova terreno fertile soprattutto in quelle persone che sono state educate e cresciute con una costante richiesta di obiettivi e risultati: il “puoi fare di più e puoi farlo meglio” può continuare a riecheggiare nelle loro menti anche da adulte» commenta Luisa Merati, esperta in problemi psicosomatici e componente del direttivo della Società italiana medicina psicosomatica.
Prova con la respirazione
Come si può dunque gestire un forte stato di ansia? Si può partire dalla respirazione, che è un nodo fondamentale nella gestione di questo disturbo: chi si trova in uno stato di stress respira con la parte alta del torace, velocemente e con poca profondità, mentre per introdurre più ossigeno nei polmoni e calmarsi bisognerebbe respirare con il diaframma.
Come si fa a respirare col diaframma?
Bisogna appoggiare una mano sul petto e l’altra sull’addome, poco sotto la cassa toracica, e inspirare profondamente dalle narici cercando di gonfiare la pancia senza forzare, per quattro o cinque secondi. Quando si raggiunge la massima inspirazione, trattenere il respiro senza troppo sforzo e poi espirare lentamente attraverso le labbra, espellendo completamente l’aria dai polmoni. È necessario riprendere il ciclo e proseguire per circa 15 minuti.
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Ipocondria e ansia per la propria salute: ecco cosa fare
Ansia o stress con sintomi fisici? Gli esami per escludere patologie cardiache
Meditazione e respiro profondo placano l’ansia
Iago Garcia: «Respiro col diaframma quando l’ansia mi assale»