Sette regole da seguire per avere cura dei denti, mantenere un alito fresco e in generale un sorriso “sano”. Per preservare il benessere della nostra bocca, infatti, non basta semplicemente lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio. La salute orale si salvaguarda anche attraverso l’adozione di corretti stili di vita.
Le diete ricche di zuccheri, il consumo di alimenti acidi, la tendenza a bere alcolici, il tabagismo e una scorretta igiene possono favorire, a lungo andare, la formazione della placca batterica. Cioè un aggregato di germi e batteri che si deposita sulla superficie dentale e sui tessuti della bocca. Può causare a sua volta numerosi disturbi e patologie del cavo orale. Tra i quali la gengivite, cioè l’infiammazione dei tessuti gengivali, la parodontite, che interessa la zona del parodonto preposta a sorreggere il dente nell’alveolo, e la carie, che distrugge lentamente la parte dura del dente.
Gianna Maria Nardi (puoi chiederle un consulto qui), Ricercatrice e Direttore del Corso di Alta Formazione in Health Sciences and Oral Hygiene The Lifestyle Medicine della Sapienza Università di Roma, spiega quali sono le pratiche preventive che possiamo mettere in atto per avere un buono stato di salute orale.
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Usa lo spazzolino con tecnologia moderna
Il primo imperativo per avere una bocca in salute è il controllo domiciliare della placca, attraverso innanzitutto un corretto spazzolamento. La cosa più importante non è tanto il movimento che si fa con lo strumento (generalmente dall’alto verso il basso) quanto piuttosto la tecnologia dello spazzolino stesso. Sicuramente questo deve avere setole multi livello (cioè “sfalsate” e non poste sullo stesso piano), in grado di penetrare negli spazi più insidiosi, e un manico anatomico che consente libertà di movimento.
È bene ricordare che anche la lingua va spazzolata, per evitare fenomeni di alitosi.
Usa lo scovolino
È necessario tenere ben puliti anche gli spazi inter-prossimali. Cioè tra un dente e l’altro, perché è proprio in questa zona che si annidano i batteri più pericolosi. Recenti ricerche hanno però dimostrato che solo il 10% della popolazione mondiale è in grado di usare il filo interdentale in maniera corretta e senza creare danni alle gengive. Il consiglio è quindi quello di avvalersi dello scovolino, che è una valida (e talvolta più efficace) alternativa al filo. Oggi esistono scovolini di ultima generazione, fatti di silicone, che sono idonei per qualsiasi tipo di spazio interdentale. Entrano facilmente senza ledere i tessuti gengivali. Inoltre, esistono strumenti di questo tipo che rilasciano fluoro e fanno anche un massaggio alle gengive.
Usa i dentifrici e i collutori giusti
È importante anche il controllo chimico della placca attraverso l’utilizzo di dentifrici e/o collutori. In entrambi i casi, bisogna scegliere i prodotti a seconda delle proprie esigenze: se si hanno problemi gengivali, ad esempio, bisogna optare per gel o dentifrici che possano aiutare a controllare l’infiammazione; se invece si accusano problemi di “demineralizzazione” (cioè la perdita di elementi minerali dello smalto), è necessario usare prodotti che, con il giusto apporto di fluoro, preservino i tessuti dal processo carioso.
La stessa cosa vale per i collutori: se c’è un’infiammazione in atto, si possono scegliere quelli a base di clorexidina, che devono essere usati solo per un certo periodo di tempo (con concentrazioni dello 0,2%, il limite massimo è di due settimane); per l’uso quotidiano, invece, si può scegliere un collutorio a base di oli essenziali. Bisogna andare cauti con i prodotti contenenti alcol perché in caso di lesioni benigne del cavo orale, questi potrebbero apportare ulteriori danni.
Non dimenticare le visite dal dentista
Non esiste una corretta igiene orale se non si fa mai un controllo in uno studio odontoiatrico, dove sono presenti l’odontoiatra, che si occupa dell’atto diagnostico, e l’igienista dentale, che prepara un tipo di trattamento personalizzato a seconda della diagnosi espressa e dell’esigenza che ha il paziente dal punto di vista clinico. I controlli vanno fatti in base all’indice di rischio di sviluppare patologie. Nel cavo orale, infatti, si possono manifestare dei campanelli d’allarme, dietro ai quali si celano altre patologie sistemiche. Come, ad esempio, diabete, obesità e malattie cardiovascolari. In presenza di questi segnali “anomali”, ci si deve recare dal dentista almeno quattro volte all’anno per monitorare la situazione. Una persona sana, invece, può andarci anche sei mesi-una volta l’anno.
Fai attenzione ai cibi acidi
Un altro elemento fondamentale per il controllo della placca è seguire una dieta corretta. Evitando o consumando moderatamente cibi e bevande che apportano danni all’interno della bocca. Oltre a prestare attenzione agli zuccheri, che si depositano sulla superficie del dente facilitando l’insorgenza delle carie, è opportuno non esagerare con gli alimenti acidi (limoni, pomodori, ecc), che provocano le cosiddette “erosioni dentali”. Le erosioni possono essere causate anche da patologie sistemiche come il reflusso gastroesofageo o da disturbi del comportamento alimentare, come la bulimia, che porta a rimettere spesso. Anche gli integratori da palestra creano un ambiente acido nel cavo orale. Poiché tutte le volte che si immette una sostanza acida nel cavo orale si abbassa il ph salivare, il consiglio è quello di bere un bicchiere d’acqua subito dopo aver ingerito una bevanda o un alimento di questo tipo.
Occhio al cloro delle piscine
Se gli operatori delle piscine non mettono i disinfettanti di ultima generazione nelle vasche, il cloro può avere un’acidità in grado di causare le erosioni dentali. Il consiglio, in questi casi, è quello di infilare nel borsone per la piscina un collutorio al fluoro con cui fare gli sciacqui prima e dopo il bagno. In questo modo si può proteggere il cavo orale. Se si fanno sport di squadra o particolarmente pericolosi, non bisogna dimenticarsi il salvadenti.
Evita alcol e fumo
All’interno del cavo orale il fumo va a influire non solo sull’osso alveolare (cioè quello che circonda la radice del dente) ma anche sulle difese immunitarie, che si abbassano notevolmente. Il tabacco, poi, rientra tra i fattori di rischio dei tumori del cavo orale. Per avere denti sani, l’imperativo è sempre lo stesso: non bisogna fumare. L’alcol, invece, erode la superficie dei denti. È particolarmente pericoloso nel caso in cui si avessero delle lesioni benigne all’interno della bocca perché potrebbe infiammare ulteriormente i tessuti.
Chiara Caretoni