Il rumore dei botti, fatti scoppiare nella notte di Capodanno, terrorizzano cani e gatti, che possono essere colpiti da veri e propri attacchi di panico. Gli animali, infatti, hanno un udito molto sviluppato: il cane, per esempio, ha un orecchio quattro volte più sensibile di quello del suo padrone e percepisce chiaramente rumori che lui nemmeno sente. È per questo motivo che i petardi e i fuochi d’artificio scatenano negli animali paura, tremori, salivazione eccessiva e tentativi di fuga. In questo ultimo caso, i nostri amici a quattro zampe potrebbero perdere l’orientamento con il rischio di vagare per strada ed esporsi a incidenti con gravi conseguenze anche per gli automobilisti.
Lo scoppio di botti e petardi preoccupa molto i padroni, soprattutto quelli dei cani, che si rivolgono ai veterinari per chiedere consigli su come comportarsi nella notte di Capodanno. La veterinaria Carla Bernasconi ci spiega cosa fare per aiutare il nostro animale domestico a vivere meglio queste situazioni.
In questo articolo
Se si agita, ignoralo
Ignorare il cane quando incomincia ad agitarsi: non guardarlo, non toccarlo, non parlargli insieme per cercare di tranquillizzarlo. Dare attenzione al cane e tentare di consolarlo quando è in stato di paura peggiora la situazione, perché altrimenti sarebbe come premiarlo con le nostre attenzioni per un comportamento in realtà non è corretto. Questo è uno dei punti fondamentali, ma anche dei più difficili da mettere in pratica. Naturalmente al padrone di un cane o di un gatto viene spontaneo cercare di rassicurare il proprio animale domestico. Come detto, è un errore.
Botti di Capodanno: il cane cerca un luogo sicuro
Se il cane cerca un luogo sicuro dove andare a rifugiarsi, lascialo fare e fai in modo che il posto dove si nasconde sia sempre accessibile. Se vuoi, posiziona in quel punto un indumento con il tuo odore (per esempio una maglietta) e il gioco preferito dal cane. Una volta che si trova al sicuro nel suo nascondiglio, non obbligarlo a uscire. Forzarlo in questa situazione rischia di metterlo in condizioni di doversi difendere per paura di perdere la zona di sicurezza. In questi casi, riprendere a interagire con il cane solo quando uscirà spontaneamente dal rifugio.
Non accarezzarlo eccessivamente
Se il cane si avvicina per cercare un contatto “rassicurante”, lascialo fare. Evita però di accarezzarlo eccessivamente per non dare enfasi alla situazione. Premiare il cane se rimane tranquillo in presenza di un rumore che solitamente lo spaventa.
Non sgridarlo
Non sgridare né punire il cane quando appare spaventato o mette in atto comportamenti insoliti (per esempio se ricerca continuamente attenzioni o abbaia senza sosta). Quest’ultimi sono sicuramente legati alla condizione di paura e di malessere che l’animale sta vivendo.
Botti di Capodanno: chiudi le finestre
Durante lo scoppio dei fuochi d’artificio, provare a chiudere finestre e tapparelle per attenuare parzialmente il rumore. In certi casi, può essere utile alzare anche il volume della televisione e cercare di distrarre il cane facendolo giocare con il suo gioco preferito, oppure offrendogli un osso o un altro premio in cibo, in modo da tenerlo impegnato in un’attività piacevole.
Botti di Capodanno: non lasciare il cane da solo
Evitare di lasciare il cane in casa da solo durante lo scoppio di botti e petardi. Potrebbe spaventarsi a tal punto da farsi male o provocare dei danni alla casa. Chi ha un cane dovrebbe rimanere a casa propria e non portarlo da parenti e amici. Stare nella “sua” casa lo rende più tranquillo.
Aiutalo con le sostanze naturali
In certi situazioni può essere utile somministrare al cane un supporto nutrizionale a base di sostanze naturali che lo aiuti a vivere con minore paura e maggiore serenità queste situazioni. Chiedete per tempo consiglio al vostro medico veterinario, che saprà dare tutte le indicazioni del caso.
Portalo dal veterinario se non riesci a calmarlo neanche dopo tanto tempo
Se il cane manifesta veri e propri attacchi di panico in corrispondenza del rumore dei fuochi artificiali, è necessario effettuare una visita con un veterinario esperto in comportamento animale per cercare di risolvere il problema anche attraverso una mirata riabilitazione comportamentale.