«La dieta della Longevità» (Vallardi Editore) Si chiama così il primo libro di Valter Longo, professore ordinario di Gerontologia alla University of South California di Los Angeles e direttore dell’Istituto di Longevità nella School of Gerontology della stessa università. Valter Longo è anche direttore del Laboratorio di Oncologia e longevità all‘Istituto di Oncologia Molecolare IFOM di Milano.
Sono questi i cinque pilastri su cui poggia e da cui è nata la Dieta della longevità. La ricerca di base sui nessi tra i componenti dei cibi, l’invecchiamento e la malattia; l’epidemiologia che aiuta a comprendere il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione; gli studi clinici che sono la prova scientifica; lo studio delle abitudini dei centenari e infine l’analisi dei sistemi complessi per semplificare.
La dieta si basa su 15 punti, che vanno dall’affiancare il pesce (no a tonno e pesce spada a causa della presenza di mercurio), no agli zuccheri e sì ai cereali integrali. (Leggi qui la dieta della longevità)
Fa parte integrante della dieta della longevità, la dieta mima digiuno. Si tratta di un regime molto ristretto per cinque giorni al mese, per tre mesi. Il digiuno potenzia infatti il sistema immunitario. Per quanto riguarda i tumori i ricercatori hanno evidenziato come le cellule maligne vengano colpite dalla condizione di sotto nutrizione, aumentando l’efficacia delle terapie chemioterapiche. Tendenzialmente è un regime a base di verdure bollite, che vanno mangiate tre volte al giorno. Ci sono due spuntini a base di frutta secca e si può condire con l’olio extravergine di oliva.
Francesco Bianco
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
La dieta mima digiuno arma contro il tumore
La dieta “mima-digiuno” rallenta il decorso della sclerosi multipla
Cinque giorni di ‘quasi digiuno’ al mese: si perde peso, si guadagna longevità